"Siamo esterrefatti da quanto informalmente è stato anticipato che se rispondesse al vero corrisponderebbe ad una vera beffa per i dipendenti della Provincia di Latina - afferma Giuseppe Di Prospero della Cisl - Dopo la grave problematica che negli scorsi mesi i lavoratori provinciali hanno subito legata alla loro ricollocazione a seguito della normativa nazionale sul riordino delle autonomie locali, i dipendenti della Provincia di Latina potrebbero nei prossimi giorni vedersi applicare, a parere della scrivente organizzazione sindacale, in maniera totalmente illegittima la decurtazione in media di 600 euro a testa a tutti coloro che dal 1 gennaio 2016 saranno ricollocati presso la Regione Lazio o altri enti. Tutto ciò a causa di una fantasiosa interpretazione effettuata dagli uffici della Provincia di Latina, che nessuna altra provincia della Regione Lazio ha fatto, che prevede la trattenuta delle addizionali IRPEF 2016 come se i dipendenti venissero licenziati o cessassero la loro attività lavorativa. Una vicenda paradossale dato che la normativa nazionale e gli accordi regionali con i sindacati, prevedono la mera ricollocazione del personale quindi una loro mobilità presso altro ente che non può in alcun caso prevedere un’interruzione della propria attività lavorativa ma anzi un proseguimento senza alcuna interruzione. Riteniamo quindi che le somme, nel caso ciò avvenisse, siano indebitamente trattenute, ed abbiamo nell’immediato informato i vertici sia della Regione Lazio che della Provincia di Latina, affinché non venga effettuata l’ennesima beffa nei confronti dei lavoratori. Inoltre, promuoveremo tutte le azioni sindacali e legali a supporto, per la difesa dei diritti dei lavoratori, annunciando sin da adesso che in caso di soccombenza da parte della Provincia di Latina sarà inviata apposita segnalazione alla magistratura contabile.Chiediamo quindi al Presidente della Provincia di Latina intervenga nell’immediato e che prenda subito i dovuti provvedimenti".