Da giorni si parla del problema abbonamenti per i parcheggi a Sabaudia. L'ufficio della Pro Loco più di una volta è andato in tilt come anche i residenti costretti sostanzialmente a fare tre file. La prima per ritirare i moduli da compilare - per chi non ha potuto scaricarli da internet - la seconda per pagare presso un ufficio postale, una banca o un tabacchi abilitato, la terza per consegnare il bollettino di pagamento ed il modulo compilato per poi ricevere il tagliando da apporre finalmente alla macchina. Con una trafila così lunga un ufficio di riferimento in più non sarebbe stato male. Comunque la questione parcheggi è già entrata anche in "politica" nel senso che è stato oggetto di interventi da parte di candidati ed ora arriva quello delle'esponente di Forza Italia Giovanni Secci che però non si limita ad evidenziare il disagio di questi giorni ma fa un'analisi anche della questione appalto criticando le scelte del commissario straordinario Antonio Quarto e dell'ex sindaco Maurizio Lucci. 

Già a febbraio scorso con una missiva, il candidato di Forza Italia aveva messo in guardia il commissario prefettizio, Antonio Quarto. Una lettera nella quale il candidato azzurro sottolineava la spinosa vicenda relativa all'assegnazione della concessione dei parcheggi a pagamento e alla necessità di intervenire in autotutela per revocare il bando partorito dall'ex sindaco Maurizio Lucci. Un bando che faceva trapelare oggettive criticità non solo legate all'emissione dell'abbonamento, ma che avrebbe danneggiato economicamente i cittadini di Sabaudia.

 

Il candidato sindaco Giovanni Secci difende i sabaudiani sulla vicenda delle strisce blu, replicando alle dichiarazioni del commissario prefettizio, come riportato dalla stampa, di "presentare contestazione formale alla ditta".

 

"Sono dispiaciuto e rammaricato  - commenta il candidato azzurro, Secci - perché solo oggi, dinanzi a ad uno dei problemi, il commissario prefettizio si stia rendendo conto del caos che sta derivando dalla gestione degli abbonamenti. A febbraio scorso con una lettera - aggiunge - avevo segnalato il problema. Il commissario Quarto doveva sentirsi quantomeno in dovere di contattarmi per chiarire meglio quanto messo nero su bianco.

Dopo averlo sollecitato a riflettere, aveva l'opportunità di non andare avanti con la gara, - chiosa Giovanni Secci - , ma così non è stato. Oggi che il commissario dica di voler mettere in mora la ditta ha veramente poco senso anche perché non sono chiare le motivazioni che lo spingerebbero a tale decisione e quali i benefici per i cittadini.

 

Un danno messo in atto da Lucci al quale poteva rimediare proprio il commissario, da me sollecitato che, purtroppo, non ha preso in considerazione. Nessuno ha pensato ai cittadini. Gli stessi che in 12 anni dovranno rinunciare a circa un milione di euro. Denaro che sarebbe potuto essere speso per riqualificare la città o per aiutare le famiglie meno abbienti o magari per aumentare la sicurezza nel territorio comunale.