Per lui che come fede calcistica ha l'Inter, la scelta del 5 maggio rappresenta senza dubbio una data particolare; Andrea Campolli ha però individuato proprio nel 5 maggio il giorno in cui condividere insieme alla cittadinanza di Sezze la relazione di fine mandato dei suoi dieci anni di amministrazione, presso l'auditorium Mario Costa. Eletto sindaco la prima volta nel 2007, subito al primo turno, con una percentuale del 50,7% (evitò il ballottaggio per un centinaio di voti), nel 2012 ha bissato l'affermazione con il 70,12% delle preferenze, sintomo di un gradimento da parte della popolazione (o anche di una diversa consistenza degli avversari) accresciuto, passando da 7.871 a 9.910 voti. In attesa del suo discorso, tratto da una pubblicazione che verrà svelata il giorno stesso, con cui ripercorrerà dieci anni di governo elencando discorsivamente le tappe del suo doppio mandato, agli atti del Comune è già stato consegnato il resoconto tecnico redatto dal primo cittadino. Un resoconto che appare, però, decisamente personalizzato e caratterizzato da Campoli, che già in premessa sottolinea: «Quest'ultimo decennio ha rappresentato un passaggio difficile, e per molti versi doloroso, per il Paese. Gli enti locali, i Comuni da soli, hanno dovuto farsi carico delle conseguenze di una politica di tagli scriteriata e punitiva. I cittadini hanno dovuto subire il paradosso dell'aumento della tassazione locale, conseguente ai pesanti tagli dei trasferimenti statali ai Comuni, senza che a questo sia seguita la riduzione delle tasse statali. Le amministrazioni comunali, che rappresentano l'istituzione di prossimità, primo e spesso unico interlocutore dei cittadini, hanno dovuto assumere l'onere della impopolarità in nome di politiche che non hanno nemmeno colto l'obiettivo della riduzione della spesa pubblica nazionale». Duecentomila euro annui di tagli nelle spese vengono certificati nella tabella riassuntiva a fine relazione, dove viene sottolineato: "L'amministrazione comunale ha intrapreso un'attività di controllo dell'evasione fiscale al fine di affermare giustizia ed equità non trascurando, però, di sostenere particolari forme di agevolazioni per le fasce più deboli".