Dal 2015 a oggi il Piano economico e finanziario dei rifiuti è cresciuto di 3,5 milioni di euro. L'ex consigliere comunale Gianni Chiarato fa notare un dettaglio che è per nulla secondario: nel 2015 amministrava ancora la passata amministrazione, mentre nel 2016 e in questo 2017 ci sono stati prima il commissario prefettizio e ora l'amministrazione guidata da Latina Bene Comune e dal sindaco Damiano Coletta. "Un aggravio pesantissimo per le casse comunali - attacca Chiarato - e di conseguenza per i cittadini. Il tutto nonostante la raccolta differenziata sia diminuita rispetto a quando amministravamo noi. Insomma, eravamo tanto incapaci da riuscire a fare più differenziata e far pagare meno le bollette ai cittadini", afferma sardonico Chiarato.

"L'ultimo Pef sui rifiuti, - prosegue Giani Chiarato - che ha visto scendere la raccolta differenziata sotto il 30% come mai era accaduto negli ultimi anni, fa segnare un +16% rispetto al Pef del 2015 con un aggravio di oltre 3,5 milioni di euro (22.383.634 nel 2015, 25.883.975 nel 2017). Una cifra che si ripercuoterà nelle bollette che dovranno pagare i nostri concittadini, appesantendo così i già provati bilanci delle famiglie e di tutte le attività non domestiche.  È evidente come oggi Latina scopra sulla sua pelle il vero volto di Lbc. Un movimento capace, dopo un anno di governo, solo di lavarsi la coscienza scaricando le proprie inadeguatezze sul passato o sui dipendenti e i dirigenti del Comune a cui Sindaco e assessori non hanno saputo invece dare i giusti indirizzi per poter sviluppare la propria attività amministrativa". 

C'è poi la questione estate. "Oggi la città alla vigilia della stagione estiva osserva la mancanza di un Pua che ha fatto saltare la destagionalizzazione. - attacca Chiarato -Si ritrova con gli accessi al mare senza manutenzione, con i diportisti che vengono cacciati dal Consiglio Comunale dove si erano presentati per chiedere ragioni dell'immobilismo e della mancata risoluzione dei problemi della Marina.  Problemi sempre più gravi, vista la notizia odierna che racconta la presenza della Polizia negli uffici comunali per acquisire gli atti della gara per l'assegnazione dei chioschi sul tratto di litorale che porta a Rio Martino; strutture che anche quest'anno corrono il rischio di non essere montate, impoverendo così ancor di più la nostra offerta turistica. È passato quasi un anno dalle elezioni eppure in meno di 12 mesi Lbc ha saputo inanellare un disastro dopo l'altro. Tanto che da qui ai prossimi anni rimarranno scolpiti nella memoria dei nostri concittadini la chiusura delle scuole per la mancata manutenzione delle caldaie; la contrapposizione con il Vescovo per la vicenda della materna Borgo Carso; i finanziamenti regionali per il commercio persi senza presentare un progetto; il matrimonio ad personam dell'assessore Costanti e la memoria storica vilipesa con i cimeli gettati in discarica".

Ultimo passaggio il caso della diserzione della commissione trasparenza: "Arroganti anche quando chiedono scusa alla città. - spiega Chiarato - La vicenda che visto Lbc disertare la Commissione Trasparenza, durante la quale si sarebbe dovuto discutere dei ritardi nella gara per la manutenzione del verde pubblico, è l'ennesima dimostrazione di come questa maggioranza continui a considerarsi al di sopra delle regole, anche quelle più elementari della dialettica democratica. Mai in passato era accaduto che le forze politiche alla guida della città si sottraessero al confronto con le opposizioni. Coletta e suoi, invece sentendosi investiti di una missione salvifica continuano a calpestare le regole, salvo poi doversi scusare con i propri concittadini sempre più delusi dall'inconsistenza amministrativa e dall'inconcludenza di questa Giunta. Non c'è però solo la vicenda del mancato taglio dell'erba e degli affidamenti diretti a marcare la distanza tra le promesse fatte in campagna elettorale e il comportamento di una maggioranza che non smette di prendere in giro la città con le sue promesse non mantenute".