Da ex consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico Alessandro Cozzolino ha vissuto i momenti più concitati e difficili dell'ex amministrazione Di Giorgi con le battaglie su molte questioni che oggi gravano su quella attuale, il verde pubblico, la Latina Ambiente, le grandi opere, il cimitero, la gestione dei contenziosi: dopo quasi un anno di osservazione dalla sua prospettiva di giovane politico oggi il dem sostiene che la città stia peggiorando. E lo ribadisce nonostante avesse salutato «il nuovo» come la prospettiva migliore per la città e avesse, all'indomani del primo turno, invitato a sostenere Coletta. «E' ormai praticamente un anno - dice Cozzolino - che il nuovo (ma per quanto tempo un sindaco resta nuovo?) sindaco Coletta governa la città insieme ai suoi assessori e i suoi consiglieri. A questo punto non voglio soffermarmi su quello che purtroppo ormai è un dato evidente, cioè che il cambio di passo non c'è stato. Non voglio neanche entrare nel dettaglio dei singoli problemi cronici di questa città, che un'amministrazione non può risolvere in un anno; ma dico che è altrettanto certo che in un anno si dovrebbe almeno capire quali idee questa amministrazione ha per superare almeno una parte delle questioni spinose come, ad esempio, Latina Ambiente, Metro o cimitero». Cozzolino parla di povertà di idee e di mancanza di prospettive. «Quello su cui vorrei riflettere è come, dopo un anno, non esista un dibattito sulla politica, sull'amministrazione, su temi veri e concreti che possano rilanciare la città. Fino ad oggi abbiamo assistito attoniti a una discussione sulle fioriere di palazzo M, sugli alberelli da piantare, su nomi di vie da assegnare e su gettoni da tagliare (che poi non sono stati tagliati). L'esponente del Partito Democratico conclude, senza mezzi termini, che «c'è bisogno di un disegno, di immaginare la Latina del domani per iniziare a costruirla oggi. Su questo si deve dibattere, su questo ci si può confrontare. Il resto è solo un mix tra associazionismo, demagogia e ansia di essere un nuovo libro».