Il Consiglio Comunale di Terracina ha votato ieri una mozione contro la ratifica ed entrata in vigore in Italia del CETA, il trattato di libero scambio siglato tra Unione Europea e Canada che rappresenterebbe il funerale dell'agricoltura italiana e delle sue eccellenti tipicità. La mozione, presentata da Anna Maria Speranza, consigliere delegata all'Agricoltura ed esponente di SìAmo Terrracina, è stata approvata con 15 voti a favore, cioè dall'intera maggioranza con a capo il sindaco Procaccini. Il documento presentato in Aula, intitolato "Azioni territoriali per un commercio libero, giusto e per un'Europa libera dal CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), è un atto che impegna l'Amministrazione Comunale terracinese a sollecitare Parlamento e Governo nazionale a recedere da questa idea disastrosa per la sopravvivenza della nostra agricoltura, delle sue capacità occupazionali e della salute di tutti i cittadini. Come denunciato anche da Coldiretti, le nostre tavole rischiano di essere invase da grano canadese tossico perchè coltivato con prodotti chimici da tempo vietati in Italia, oltre che libero da dazi, quindi molto più facilitato a irrompere sul nostro mercato agroalimentare a condizioni economiche più vantaggiose a fronte della devastazione della qualità del Made in Italy. Il Trattato, infatti, prevede la graduale eliminazione delle norme che tutelano la sanità pubblica, la sicurezza degli alimenti, la protezione dei consumatori e dell'ambiente, se ritenute di ostacolo alla libertà di commercio. Sarà proprio Annamaria Speranza l'incaricata dell'Amministrazione a trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministero della Salute, al ministero delle Politiche Agricole e alla Coldiretti la mozione approvata oggi e a seguire tutti gli sviluppi della vicenda. "Quello di oggi –afferma Speranza- costituisce un passaggio politico molto importante perchè porta all'attenzione di tutta la città un problema realmente serio che riguarda la salute di tutti i cittadini e il futuro dell'agricoltura, una realtà imprenditoriale importantissima sull'intero territorio comunale. Lo scorso 5 luglio, insieme all'assessore Gianni Percoco e al collega consigliere Andrea Lauretti, abbiamo partecipato alla manifestazione di Montecitorio, aderendo ufficialmente come Amministrazione al movimento di forze politiche e sociali che combattono il CETA. Oggi  - continua la delegata all'Agricoltura- proseguiamo questa battaglia nell'interesse della salute dei nostri figli, dell'occupazione e dell'economia italiana. Così come accaduto con la famigerata direttiva Bolkestein, anche il CETA ci obbliga a confrontarci con le politiche dissennate dell'Unione Europea che, in nome di una fittizia liberalizzazione, favoriscono i grandi gruppi multinazionali, siano essi finanziari o industriali, distruggendo il tessuto sociale, culturale ed economico fatto di quelle tipicità che caratterizzano ogni singola nazione europea rappresentandone il valore aggiunto. Sembra che la scelta sia uniformare per far sparire. Dispiace – conclude Speranza-  che la mozione non sia stata approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale. Non so se per logiche di partito nazionali o per sviste rispetto proprio alle posizioni del leader di riferimento, ma la realtà è che sarebbe stato ancora più efficace mandare un segnale unitario da Terracina ai livelli di governo superiori affinchè capiscano che l'interesse dell'Italia e degli Italiani è una priorità".