Ancora polemiche, ad Ardea, sul taglio delle ore relative all'assistenza scolastica per i bambini diversamente abili, in special modo quelli che rispondono al comma 1 della legge 104 del 1992.

A scrivere una lettera aperta al sindaco, a nome del comitato "Riprendiamoci i nostri diritti", è Barbara Tamanti, già candidato sindaco per "La Sinistra che Vogliamo ad Ardea" e attiva nel sociale da diversi anni.

"Eliminare loro una figura proprio nei primi giorni di scuola è impensabile - spiega la Tamanti - proprio in virtù del fatto che, anche se comma 1, essi sono bimbi con qualche difficoltà in più e considerarli non bisognosi è quantomeno leggero da parte di un'istituzione che dovrebbe invece garantire protezione proprio alle persone svantaggiate. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche di Ardea, ma crediamo possibile rivolgere tagli e ottimizzazione su altri settori. Per questo siamo qui a chiedere di rivedere la sua scelta e ripristinare con effetto immediato la figura dell assistenza educativa ai bimbi suddetti. Crediamo che per snellire i tempi e gli iter necessari, che richiedono tempi più lunghi, lei possa fare una dichiarazione pubblica, con impegno a questa modifica, dimostrando così di aver compreso che il mondo della disabilità, nelle sue varie forme, va difeso e ha bisogno di cura e rispetto".

Pronta la risposta del sindaco, Mario Savarese: "Non è volontà politica di questa amministrazione fare alcun taglio. Ci stiamo impegnando per trovare le risorse necessarie per concludere l'offerta dei servizi sociali per l'anno in corso. Certo è che garantiremo il servizio a tutti gli aventi diritto, cioè anche agli utenti del comma 1 della legge 104 che sul certificato Icd10 per l'integrazione scolastica abbiano l'esplicita richiesta di questo servizio".

Non è tutto: "Sicuramente saremo più attenti e puntuali a partire dal 2018. Quello sarà l'anno in cui faremo il nostro primo bilancio, perché quello della precedente amministrazione non c'è piaciuto affatto - ha continuato - Le priorità del nostro progetto di città le abbiamo declinate più volte e sono legate anche al tessuto sociale del territorio. Come già ha descritto l'assessore al Bilancio in Consiglio la situazione finanziaria dell'ente è drammatica e dunque dovranno essere fatte scelte di priorità. La coperta è corta, la città si fa sempre più grande, le necessità sono sempre più impellenti. Ovvio che per riattivare servizi è necessario rimettere in moto la macchina e affrontare, momentaneamente, qualche sacrificio in più. Soluzioni demagogiche come quelle proposte in questi giorni sono risibili provocazioni rispetto allo sforzo che si sta facendo - ha concluso il sindaco - Il gettone di presenza di un consigliere comunale pagherebbe l'Aec per poco più di un'ora. Dovremmo fare circa 520 Consigli comunali da domani, giorno di Ferragosto, fino al prossimo 31 dicembre, con la presenza di tutti, in ogni seduta, dall'inizio alla fine, per pagare con i gettoni di presenza l'intero servizio per i prossimi 4 mesi".