Se l'idea di riuscire a eleggere un consigliere regionale di Aprilia resta una prospettiva auspicata da tutti, tra le civiche che governano la città di Aprilia e il Partito Democratico non ci sarà nessun accordo nella scelta di un nome unitario, né sul sostegno compatto alla coalizione guidata da Nicola Zingaretti, tanto meno in vista delle prossime amministrative. Il sindaco di Aprilia Antonio Terra chiude la porta al Pd, uno spiraglio che era rimasto aperto quando, in occasione della festa democratica dell'unità, il vice sindaco e assessore all'Urbanistica Franco Gabriele aveva sottoscritto il patto garantendo che il Terzo Polo marcerà insieme ai dem, sostenendo Zingaretti e per la scelta di un nome unico. Una chiusura, quella di Terra, giunta proprio quando, nell'ambito della manifestazione Aprilia Civica, i sindaci di Latina Damiano Coletta, Domenico Guidi di Bassiano e Giada Gervasi di Sabaudia, si sono ritrovati fianco a fianco sul palco con il primo cittadino padrone di casa, a riaffermare il successo del civismo in provincia di Latina. Con poche battute, Terra ha deciso di mettere fine alla prospettiva di un'alleanza con il centrosinistra, che avrebbe potuto minare la stabilità della sua eterogenea coalizione. «Non c'è nessun accordo – ha dichiarato il sindaco Antonio Terra – anche se della richiesta del Pd, in maggioranza non ne abbiamo parlato. La nostra coalizione si compone di sei liste, ognuna di estrazione diversa e come sempre a ognuno verrà garantita massima libertà di scelta su chi sostenere per le elezioni regionali, fermo restando che ci sarà massima attenzione sulla scelta del nome e la speranza che una città come Aprilia riesca ad eleggere un proprio candidato. A livello locale, la coalizione resta invariata nella sua composizione e questo evento è stato un momento di confronto, condivisione e per allargare il respiro a nuovi candidati, ridando nuova linfa vitale alle singole liste». Se il Terzo Polo aveva preso subito posizione e Aprilia Domani aveva preso tempo, Terra, almeno a parole, chiude la partita con il Pd e smentisce fermamente le voci circolate di un presunto accordo con Zingaretti per un posto alla Pisana. Il faro, anche in prospettiva, resta l'evoluzione del civismo che, dopo aver conquistato 16 comuni su 33 in provincia di Latina, già pregusta un salto di livello e una lista civica alle regionali. Magari nel 2023.