Lo spostamento dei migranti da un albergo ad un'altra struttura scatena la protesta di Casapound Latina. Il portavoce Marco Savastano accusa in sostanza l'amministrazione Coletta di essere succude delle scelte delle cooperative che gestiscono il business dell'accoglienza.

"Ci troviamo di fronte all'ennesima operazione portata avanti dalle cooperative che gestiscono il business dell'immigrazione, col beneplacito delle autorità cittadine, che mai si sono opposte alle decisioni della prefettura nonostante il continuo superamento delle soglie massime indicate dal ministero dell'Interno, e la consueta noncuranza per i regolamenti, in deroga grazie alla normativa vigente in tema di immigrazione - afferma in una nota Casapound Latina, movimento guidato da Marco Savastano - Ben 140 richiedenti asilo vengono semplicemente spostati da una zona della città all'altra, con l'incapacità della giunta Coletta di dare risposte concrete alle paure e ai dubbi della popolazione a fare da sfondo all'ennesimo smistamento di merce umana. La nuova destinazione stessa però non è esente da problematiche già riscontrate in casi analoghi: oltre all'evidente numerosità, sicuramente eccessiva per qualunque villa o stabile della zona per i criteri di abitabilità stabiliti dalla legge, mancano anche i collegamenti fognari.
È evidente che se si tratta di mantenere le cooperative all'ingrasso, igiene e sicurezza vanno tranquillamente in deroga. Casapound vigilerà su tutta questa operazione, pronta ad organizzare azioni di protesta per rendere chiaro a questa amministrazione che la città di Latina non ha più intenzione di accogliere".