Il nuovo macchinario proposto per l'alta diagnostica è valido e non lede per nulla l'accordo originario. Maria Grazia Ciolfi, consigliere comunale di Latina Bene Comune, indica chiaramente quella che sarà la linea della maggioranza nel Consiglio comunale di giovedì prossimo. Una linea sostenuta dal parere specialistico del professor Roberto Grossi che secondo l'amministrazione comunale giustifica pienamente l'accettazione del nuovo macchinario in sostituzione del Pet Rm3 Tesla originario. "Con la rimodulazione del progetto - spiega la consigliera Ciolfi, che di mestiere fa il medico radiologo - non si sta andando in alcun modo a ledere, né inficiare l'accordo di programma iniziale, ossia realizzare un centro di alta diagnostica nella città di Latina: l'impegno economico della Fondazione resta inalterato, analogamente l'impegno del comune e soprattutto le finalità del progetto sono le medesime, scientifica e sociale, mirate alla diagnosi, alla cura ed alla ricerca in ambito medico sanitario ed al perseguimento del diritto alla salute dei cittadini. Immodificate restano anche le modalità di gestione del centro definite nell'accordo di programma, ossia l'erogazione delle prestazioni solo in favore di enti sanitari, e mai in favore di privati. Quindi cari cittadini, nulla cambia nella sostanza nella realizzazione di questo progetto, se non la sua rimodulazione in senso migliorativo, come ampiamente dimostrato dall'autorevole parere fornito dal Prof. Grassi, presidente eletto della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM) , vale a dire la più importante società di Radiologia del paese, deputata tra l'altro alla definizione delle linee guida da seguire nei protocolli applicativi della diagnostica per immagini, relativamente ad ogni metodica dall'ecografia, alla TC alla RM".

Ciolfi aggiunge come "nessuno mette in dubbio che allora fosse un ottimo progetto, la tecnica ibrida PET/RM era da poco stata presentata al mondo scientifico e grandi speranze erano state riposte in essa. Tuttavia nel corso di questi 6 anni, questa tecnica non ha avuto grande sviluppo e lo attestano il numero esiguo di apparecchiature diffuse in tutto il mondo fino ad oggi, non è stata definita alcuna indicazione clinica al suo utilizzo in percorsi diagnostici routinari, ne nelle patologie oncologiche, ne in quelle neurologiche o cardiovascolari, vale a dire che non esiste alcuna patologia che per la sua diagnosi o il suo follow-up richieda l'esame PET/RM, mentre le apparecchiature PET/TC che trovano ampia diffusione sul territorio, presente anche nel nostro Ospedale S. M: Goretti, assolvono appieno a questo ruolo". Un dettaglio, questo, utilizzato spesso da chi critica questa proposta come la dimostrazione che non si possa parlare di eccellenza essendo il macchinario già disponibile sul territorio.
"A differenza la RM è una diagnostica che trova indicazioni cliniche e scientifiche consolidate in tutte le patologie, ed in particolare le indagini eseguite con la RM 3T trovano indicazioni in campo sia neurologico nelle malattie neurodegenerative quali l'Alzheimer, il Parkinson, nella sclerosi multipla, sia in malattie cardiovascolari ed oncologiche, codificate da linee guida di società scientifiche nazionali ed internazionali".

"Per le suddette ragioni - continua la consigliera - non comprendo le dichiarazioni dell'opposizione e della Provincia , non comprendo le motivazioni che dovrebbero portare a rifiutare una rimodulazione in senso migliorativo del progetto iniziale , non esiste alcuna ragione per cui il parere del Prof. Grassi, arrivato a 3 mesi dal Consiglio, risulti tardivo o addirittura inutile, piuttosto è più che mai attuale ed allo stesso tempo autorevole e focalizza in pieno la differenza tra le due apparecchiature dichiarando la netta superiorità della RM Prisma 3 T, sia nel campo della diagnostica clinica che nella ricerca scientifica, consentendo a Latina, nel rispetto dell'accordo iniziale, di proiettarsi, attraverso l'accesso al Network IDEA, una piattaforma internazionale di ricerca e sviluppo della tecnologia RM, tra i centri di eccellenza Europei.

C'è da chiedersi invece perché a 6 anni dall'inizio, il progetto non sia ancora arrivato a conclusione, quali gli errori della vecchia politica che non hanno consentito la sua realizzazione fino ad ora e perché sia stato trasferito al di fuori dall'Ospedale Santa Maria Goretti sede iniziale del progetto, passaggio questo, a mio giudizio il vero vulnus di tutta la lunga storia del centro di alta diagnostica.
Nel merito  più strettamente politico posso affermare con soddisfazione che questa amministrazione ha posto in essere tutti i passaggi procedurali, gli atti istituzionali necessari a riprendere il progetto e a portarlo a termine, perseguendo solo ed unicamente gli interessi dei cittadini e del territorio di questa Provincia, proprio attraverso la rimodulazione migliorativa dello stesso.
Privare la città di Latina e la Provincia tutta di tale opportunità sarebbe a mio giudizio un atto grave e chi dovesse mantenere tale convinzione dovra' fornirne le motivazioni concrete ed assumersene la responsabilità .
L'auspicio è che tutte le forze politiche agiscano sinergicamente a tale scopo, che le energie dei cittadini e delle associazioni che hanno manifestato grande interesse a sostenere questa giusta causa non si disperdano verso obiettivi divisivi e portatori di interessi personali , ma che restino uniti per raggiungere il massimo obiettivo realizzabile nell'interesse della comunità.
I punti da cui non si prescinderà sono l'elevato livello scientifico ed il rispetto dell'impegno sociale: vogliamo che venga garantito un elevato impatto sociale sul territorio e al tempo stesso che Latina con la sua Università e con l'Ospedale Santa Maria Goretti diventi centro di studi e di riferimento medico scientifico a livello internazionale".