Il Bilancio Consolidato passa al vaglio del consiglio comunale. L'atto, sul quale in aula si è aperta una dura battaglia tra le forze di minoranza e la maggioranza, è stato approvato con i voti di quest'ultima, mentre le opposizioni hanno deciso di abbandonare l'aula, non prima di aver esposto in un lunghissimo intervento di Serafino Di Palma e in uno più breve di Eleonora Contento di SezzeBeneComune, il proprio dissenso al documento che poi è stato approvato. Ma quello che sembrava il primo serio ostacolo per la maggioranza a soli sei mesi dalle elezioni ha evidenziato diversi malumori, sia tra i banchi della squadra di governo che in quelli degli oppositori politici. Legato a doppio filo con la situazione economica della Servizi Pubblici Locali spa, sul cui ripianamento qualche minuti prima il consiglio aveva preferito soprassedere con l'intenzione di comprenderne le sfaccettature ed analizzarle con più calma all'inizio del nuovo anno, il Bilancio Consolidato è stato pesantemente criticato dalle minoranze, con alcuni passaggi anche della maggioranza che, gli va dato atto, ha evidenziato che i problemi ci sono, ma devono essere affrontati con ragionamenti a spettro più ampio. Nel suo lungo intervento, durato circa mezzora, il rappresentante della coalizione de "Il Biancoleone", Serafino Di Palma, ha sollevato pesanti dubbi circa la bontà di alcune operazione finanziarie dell'ente, soprattutto con le precedenti amministrazioni, che spesso avrebbero messo nel Bilancio i residui attivi, che lo stesso Di Palma ha parzialmente elencato e che superano i 10 milioni di euro, per aumentare la possibilità di spendere di più, mentre quelle somme, importanti, non verranno mai recuperate. Dubbi anche sugli 800mila euro di differenza tra i crediti che la SPL vanta nei confronti del Comune di Sezze e i debiti che lo stesso Comune vanta nei confronti della società partecipata. Un confronto, come detto, serrato, che per un attimo ha fatto anche pensare alla maggioranza di integrare il punto con una sorta di "scarico" di responsabilità. Dopo la pausa tra i capigruppo, però, la situazione è rientrata nei ranghi e il documento è stato approvato come da bozza originale. Stizzita la reazione delle opposizione che, come in altre occasioni, hanno confermato di voler portare tutto all'attenzione della Corte dei Conti.