"Non condivido la tua idea ma lotterò, fino alla morte, affinché tu possa esprimerla.... Ho fatto di questa citazione un modello di vita e con profonda amarezza, oggi ad Anzio, ho dovuto prendere atto che non c'è più libertà di parola".

Sono queste le parole, dure ma amare, pronunciate dal sindaco Luciano Bruschini, che ha preso parte come spettatore al convegno sulla legalità e la presenza di organizzazioni criminali sul litorale, ma si è anche visto negare la parola dagli organizzatori, pur avendola chiesta per replicare a quanto affermato.

"Un partito che si chiama Liberi e Uguali, alcuni politicanti e una giornalista, non hanno consentito al sindaco, che rappresenta i cittadini, di prendere la parola per rispondere alle vergognose insinuazioni che colpiscono, al cuore, la nostra comunità e i tanti cittadini che, come il sottoscritto, hanno sempre vissuto di duro lavoro quotidiano. Anzio non merita questo, come non merita la commistione che si è creata tra alcuni professionisti dell'antimafia e alcuni giornalisti, che fanno politica attiva e che arrivano a parlare, per conto del Prefetto di Roma, comunicando presunti imminenti atti della stessa Prefettura, sia a tutte le forze dell'ordine che all'ente destinatario dei provvedimenti stessi".

Il riferimento è alle parole della giornalista di Repubblica Federica Angeli che, durante il convegno, ha asserito di aver appreso direttamente dalla Prefettura di una imminente - addirittura la settimana prossima - nomina della commissione d'accesso in Comune, propedeutica a un possibile scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata.

"Smentisco io senza sapere, mi rifiuto di credere che sia vero, l'Italia è ancora un Paese serio nel quale le Istituzioni fanno il loro dovere. Invece, se fosse vero, qualcuno ha sbagliato - conclude il sindaco - L'Italia non sarebbe più una democrazia, con i presunti provvedimenti del Prefetto comunicati, al sindaco e alle forze dell'ordine, da una giornalista, in un convegno politico-elettorale che pratica la censura a chi rappresenta i cittadini. In questo caso, sarei pronto a lasciare lunedì stesso".