Il bilancio di previsione approvato venerdì dal Consiglio comunale di Sabaudia è stato considerato il primo vero atto politico dell'amministrazione Gervasi. Il documento non ha convinto l'opposizione e il consigliere Giovanni Secci ieri è tornato sulla questione. «Duecentomila euro di pulizia del lungomare graveranno esclusivamente sui cittadini di Sabaudia. Incremento del 10% della Tari per le utenze domestiche, fino al 50% per quelle non domestiche (attività produttive) con aumenti sulle tasse di soggiorno (+ 60%) e sull'occupazione del suolo pubblico, Cosap (+30%), senza alcuna motivazione e senza alcun progetto concreto da mettere in campo. Tagli pari a 30% invece - dice Secci - sono stati dati alle attività istituzionali del comune: sport, turismo e scuola. Dinanzi ad aumenti così vertiginosi è stato proposto dall'opposizione un recupero delle somme per i residenti, attraverso il prezzo dell'abbonamento dei parcheggi e diminuendo Imu e Irpef. L'Amministrazione non ha aderito alla richiesta di modifica del bilancio». Secondo il rappresentante di Forza Italia, l'atto varato dall'amministrazione sarebbe privo di «anima politica». Lo ha definito «un mero bilancio ragionieristico che danneggerà ancora una volta Sabaudia». «Da parte della nuova Amministrazione - aggiunge - c'è l'incapacità di reperire introiti dalla valorizzazione degli immobili comunali. Dell'area ex Spes non se n'è più parlato, mancando idee e progetti». E poi conclude: «Non può passare inosservato, ad esempio, che l'ufficio condono edilizio sia ancora chiuso. Con quell'ufficio operativo da subito, il Comune avrebbe potuto reperire introiti e magari avrebbe potuto evitare di tassare sempre più i sabaudiani».