Entro la fine dell’anno la farmacia comunale di Pontinia dovrebbe essere inaugurata, chiaramente se non ci saranno intoppi nel programma di marcia. Nei giorni scorsi, infatti, si sono concluse le procedure di gara, con l’aggiudicazione definitiva che sarà formalizzata nei prossimi giorni. L’offerta economicamente più vantaggiosa è stata presentata da una ditta di Napoli, che ha proposto pari al 7% sull’importo a base di gara, ossia 160mila euro. I lavori oggetto di questa aggiudicazione consistono nell’allestimento dei locali di piazza Roma, individuati quale sede per la farmacia comunale che sarà aperta nei prossimi giorni.
Ieri mattina una delegazione della società aggiudicatrice si è recata a Pontinia per un sopralluogo di routine al quale hanno preso parte anche il sindaco Carlo Medici, il consigliere comunale Valterino Battisti (delegato alla Sanità), nonché l’amministratore unico della “Trasco” Sebastiano Gobbo e l’ingegnere comunale Corrado Corradi. Sono stati definiti alcuni aspetti e, una volta che gli uffici avranno effettuato tutti gli adempimenti di rito, potranno finalmente prendere il via i lavori.
Il passo successivo sarà la pubblicazione - ovviamente da parte della società partecipata “Trasco”, che gestirà la farmacia comunale - di altri due bandi. Uno dovrà servire a trovare personale da far lavorare nella struttura di piazza Roma (si parla per ora di cinque dipendenti), mentre l’altro, invece, ad assicurare la fornitura di farmaci. Tutto sarà svolto rispettando i criteri imposti dalla normativa vigente in materia di trasparenza.
Concluso l’iter burocratico e ottenute tutte le certificazioni di rito, la farmacia comunale potrà quindi aprire i battenti. Si tratta di una “scommessa” imprenditoriale fortemente voluta dall’allora maggioranza dell’ex sindaco Eligio Tombolillo e confermata anche dall’amministrazione Medici. Le opposizioni, invece, avevano messo in dubbio - se non proprio contestato - la lungimiranza di una simile scelta, poiché a loro dire si sarebbe esposta la società “Trasco”, priva di grandi garanzie economiche (gli utili negli ultimi anni sono di qualche migliaio di euro), al rischio di impresa. A dare ragione agli uni o agli altri saranno ora i fatti, ossia i risultati ottenuti una volta che la struttura aprirà i battenti.