Il ricorso promosso da cinque residenti contro la delibera contenente le controdeduzioni al piano attuativo dell’area B1 è inammissibile. Parliamo della zona compresa tra il fiume Sisto, il canale Botte, la Migliara 47 e la Migliara 48 e a pronunciarsi nel merito - con la sentenza che è stata depositata ieri - sono stati i giudici del Tar di Latina.
La vicenda oggetto del contenzioso amministrativo ha origini lontane, con il ricorso che risale al 2009. Ad assistere l’ente, l’avvocato Francesco Di Ciollo. Al centro di questa querelle, come si legge nella sentenza che è stata depositata ieri, l’atto con cui il Consiglio comunale di Pontinia aveva controdedotto alle contestazioni depositate nei termini di legge per il piano attuativo relativo a quella porzione di territorio. «Il ricorso - scrivono i giudici del Tar di Latina - è inammissibile, tenuto conto che l’atto impugnato non riveste natura provvedimentale, ma di mero atto infraprocedimentale». Per tradurre dal linguaggio giuridico, significa che in sostanza quella deliberazione di Consiglio comunale non è altro che il provvedimento di risposta alle deduzioni. Non approva, cioè, il piano particolareggiato. Pertanto, - spiegano i giudici del Tribunale amministrativo - «l’atto gravato, avente natura endoprocedimentale, non è come tale idoneo a incidere negativamente nella sfera giuridica dei ricorrenti». Il ricorso è stato pertanto respinto, con compensazione delle spese tra le parti.