A Pontinia la politica recepisce l’attività del responsabile per la prevenzione della corruzione come «inutile o eccessiva». Lo mette nero su bianco il responsabile stesso, il segretario comunale Daniela Falso, nella relazione annuale che è stata pubblicata ieri. Ma il sindaco Carlo Medici, interpellato in merito a quest’affermazione, ha subito replicato: «Nessuno ritiene inutile l’attività svolta dal responsabile per la prevenzione della corruzione. Semplicemente può essere stato detto che la partecipazione ai corsi può limitare le risorse disponibili, essendoci una carenza d’organico. Ma mai è stato detto che si tratta di attività inutili».
Quella, però, non è l’unica affermazione degna di attenzione all’interno di questa relazione. A finire nel mirino c’è anche un’associazione - il nome non viene fatto, ndr - accusata di svolgere «un’azione di disturbo» e che sarebbe già attenzionata dalla Procura. Ciò avverebbe «utilizzando in modo inappropriato e distorto - si legge nel documento - gli strumenti legislativi nonché quelli previsti dal Piano». E questo provocherebbe «un infondato e costante rallentamento dell’azione amministrativa del responsabile per la prevenzione della corruzione e dei dirigenti».
Nel corso del 2017, comunque, non si sono verificati eventi corruttivi. Ci sono state 90 segnalazioni tramite procedura di “whistleblowing” per presunti illeciti e 50 richieste di accesso civico. Non poche per un Comune con meno di 15mila abitanti, ma in larga misura probabilmente da ricondurre a quell’associazione di cui si diceva prima. Il sistema di tutela del dipendente pubblico che segnala i presunti illeciti è stato giudicato «sufficiente». Sono state interpellate alcune ditte esterne per impostare un sistema informativo dedicato con garanzia di anonimato per le segnalazioni. Nel prossimo triennio - scrive il segretario - verrà completato «comportando un elevato costo».
Neppure alcuni dipendenti sono “sfuggiti” alla ramanzina e in particolare per la trasparenza. «Proseguono le difficoltà che discendono dal mancato inserimento da parte dei singoli responsabili dei dati da pubblicare nonostante i solleciti del responsabile della Trasparenza». Materia, questa, di cui si è parlato anche nella giornata della Trasparenza del 6 dicembre. Il cui verbale, però, ad oggi ancora non è stato pubblicato.