Tutto sospeso per le ammissioni al Piano di sviluppo rurale 2014-2020: il Tribunale amministrativo di Roma ha accolto l’istanza cautelare invocata dal Gal “Terre Pontine”. Gruppo di azione locale, questo, che riguarda Pontinia, Sabaudia, Sonnino, Roccasecca dei Volsci, Prossedi, la Provincia di Latina e il Parco nazionale del Circeo. Si tratta di un provvedimento “a tempo”, visto che il 19 aprile è prevista un’altra udienza sempre sull’istanza cautelare. E nell’ordinanza del Tar si spiega il perché.
«A un primo sommario esame, - si legge - l’attribuzione del punteggio al subcriterio 1 a (incidenza della superficie montana rispetto alla superficie di intervento del PSL), salvi i doverosi approfondimenti che connotano la fase di merito, appare non coerente con la presenza di cinque comuni ricadenti interamente in zona montana». Pertanto i giudici amministrativi di primo grado hanno deciso di «accogliere l’istanza cautelare dovendo l’amministrazione riesaminare la domanda del Gal ricorrente quanto all’indicato sottocriterio, esplicitando con chiarezza le ragioni del punteggio che sarà attribuito».
Il tempo concesso per ottemperare è di trenta giorni dalla notifica del provvedimento, che - si diceva - ha sospeso gli effetti della determina regionale e di tutti gli atti presupposti e conseguenti. Dopodiché il 19 aprile, anche alla luce del nuovo esame della domanda del Gal “Terre Pontine”, ci sarà una nuova udienza per l’esame dell’istanza cautelare.