Nell'ultima seduta del Consiglio comunale di Priverno si è discusso anche sulle aliquote Imu destinate alle attività estrattive.

Stando a quel che ha dichiarato ieri, in una nota, il consigliere di opposizione Antonio Di Giorgio, di Agenda per Priverno, «è stata approvata una delibera con la quale si è passati da 15 euro per metro quadrato a 4 euro al metro quadrato per i terreni soggetti a attività estrattive».

Per spiegare l’accaduto, Di Giorgio parte da lontano: «Nel 2014 con la delibera 19, si era passati da 2 euro per metro quadrato a 15 euro. Il sindaco all’epoca era Angelo Delogu e l’attuale sindaco Anna Maria Bilancia era assessore alle Attività estrattive». In sostanza, secondo il consigliere di Agenda per Priverno, «oggi il sindaco contraddice se stessa e riabbassa drasticamente la tassazione, mentre Delogu era assente». Nella delibera del 2014 - racconta ancora Di Giorgio - «si giustifica l’aumento spropositato delle tasse ai cavatori per fare cassa e per chiudere il bilancio. Risultato? I cavatori non hanno pagato nel 2014, 2015 e 2016, ma il bilancio è stato chiuso lo stesso».

Perché i cavatori avrebbero deciso di non pagare? «Perché un aumento del 650% delle tasse (da 2 euro a 15 euro al metro quadrato) non lo pagherebbe nessuno. Quindi aumentare le tasse esageratamente comporta solo danni sia per il privato che per l’ente».