Sono troppi i disagi che affrontiamo dall’11 dicembre sulla linea Roma – Napoli, lamentano i pendolari, che prendono il treno alla stazione di Fossanova. Ma «grazie ai nostri consiglieri della Regione Lazio a breve si tornerà al vecchio orario. O quasi». Insomma, come ha sottolineato uno studente universitario, «non ci dobbiamo preoccupare, dicono loro, perché è stato risolto tutto». Quindi riassumendo: «La Regione crea il problema cambiando gli orari e facendo un disastro e poi si dicono bravi, per averlo risolto, ripristinando in parte l'orario precedente». I sindaci del comprensorio - ma all’incontro con il consigliere regionale Enrico Forte, c’erano solo Anna Maria Bilancia (Priverno) e Luciano De Angelis (Sonnino), ma anche i pendolari non erano molti - si sono dati da fare per cercare se non di ripristinare il precedente orario quanto meno per eliminare le criticità più gravi. Giovedì sono state affrontate le principali problematiche, soprattutto per quel che concerne i treni in partenza per Roma al mattino. Al di là delle tante proteste, alla fine è emersa una proposta: se si riuscisse a far partire un treno da Fossanova tra le 5.30 e le 5.50, in modo da arrivare a Roma poco prima delle 7, le cose si aggiusterebbero. E proprio questa proposta Forte porterà al tavolo permanente istituito alla regione Lazio. Certo è difficile trovare un’intesa, visto che gli interlocutori sono regione Lazio, regione Campania e Trenitalia. Come è difficile che tutti accettino una sorta di sdoppiamento della tratta da Napoli (o Minturno) con fermate fino a Latina e il treno in partenza dal capoluogo con fermate fino a Roma. Difficile soluzione. Per il rientro pare, invece, che in qualche modo, le cose si siano aggiustate.