È tradizione, all’uscita degli sposi dalla Chiesa, gettare addosso agli stessi del riso. Perché - si dice - porta bene. Guai a smentire una tradizione, che si protrae da sempre. Però, poi, una volta che sposi, parenti e invitati si sono allontanati, rimane una sorta di letto di riso in terra. Simpatico a vedersi, ma pericoloso per il traffico, soprattutto, pedonale. E così può accadere che qualcuno scivoli sul riso e, cadendo, possa riportare anche qualche ferita. È quanto si evince da un dibattito sui social network. Va bene - è l’idea che emerge - lanciare il riso secondo tradizione, anche in gran quantità. Ma, poi, sarebbe opportuno che si incaricasse qualcuno di pulire, per salvaguardare l’incolumità fisica delle persone. Perché sulla strada cosparsa di riso - afferma qualcuno - passano motociclisti, ciclisti, pedoni e, soprattutto, bambini. E, sempre nel dibattito in rete, emerge che l’altra sera, dopo il classico lancio di riso, davanti alla Chiesa di Sant’Antonio Abate a Priverno, un signore, scivolando, si è rotto un dente e una gengiva, tanto da dover richiedere l’intervento di un’ambulanza del 118. Più di qualche altra persona avrebbe avuto problemi di equilibrio. Ma, tutto sommato, è riuscita a tenersi in piedi. Forse è il caso che anche per il riso sugli sposi si ricorra alla modica quantità. O, meglio ancora, alla pulizia immediata della strada.