Rifiuti e inciviltà. Un binomio, purtroppo, difficilmente inscindibile, negli ultimi tempi. Almeno da queste parti. Ieri mattina, ci è stato segnalato l’ennesimo mucchio di rifiuti speciali, addosso ai cassonetti della raccolta Rsu differenziata in via Fosso di Colandrea a Priverno. Proprio sotto il segnale di stop all’incrocio con la provinciale Madonna delle Grazie. Abbiamo constatato de visu che, oltre ai cassonetti ripieni, facevano bella mostra di sé - si fa per dire, ovviamente - una sorta di stendino per panni, in plastica, incastrato tra due cassonetti.


Ma, soprattutto, tredici – li abbiamo contati – piccoli sacchi di plastica contenenti calcinacci, frutto, probabilmente, della ristrutturazione di qualche abitazione della zona. Pur senza infierire su nessuno, è probabile che coloro che hanno ammassato lì quella sorta di rifiuti o sono in malafede o non sono a conoscenza che esistono dei centri di smaltimento autorizzati per calcinacci o altro materiale di scarto del settore edile.


Quella scoperta ieri mattina è, sicuramente, solo una delle tante piccole discariche a cielo aperto di rifiuti speciali che vengono abbandonati, in verità anche al chiuso, come abbiamo notato in alcuni ruderi di Via Mole Comuni nei pressi del fiume Amaseno a Priverno. Il fenomeno, dunque, è in visibile crescita, e necessita di ulteriori misure affinché possa essere arginato o, magari, fermato. Se è vero che chi di dovere effettua, ancorché con qualche ritardo, questo tipo di raccolta e, sottolineata ancora una volta l’inciviltà di diversi cittadini, non si può non richiedere un controllo maggiore da parte di chi è preposto.