La stazione di Priverno – Fossanova è uno degli snodi ferroviari più importanti sulla linea Roma – Napoli. E’ al servizio di un bacino di utenza molto ampio, eppure, per un motivo o per un altro, è spesso al centro delle cronache. Soprattutto per i problemi che evidenziano gli utenti. Il più denunciato è relativo all’illuminazione del piazzale antistante lo scalo ferroviario e della strada di accesso alla stazione. Soprattutto, in questo periodo con la reintroduzione dell’ora solare e l’inverno alle porte. Lagnanze e segnalazioni arrivano con molta frequenza e trovano molto spazio anche sulla Rete. In verità, della questione ci siamo occupati più volte in un passato anche recente, evidenziando come essa più che ad un aspetto tecnico pare debba ricondursi ad una vicenda burocratica.

Le Ferrovie dello Stato non c’entrano in questa storia. Perché la parte di loro competenza – biglietteria, caseggiati, marciapiedi interno e binari – è perfettamente illuminata. C’entra, in qualche modo, il Comune di Priverno. Seppur indirettamente. Perché, a ben riflettere, c’è una ditta che ha realizzato i nuovi parcheggi alla stazione ferroviaria privernate e che sarebbe responsabile anche dell’illuminazione. E c’è una ditta che gestisce l’illuminazione comunale, che aveva la gestione già prima di quei lavori e doveva curare un impianto ben più piccolo. Insomma, il rapporto tra le due ditte e sulle rispettive competenze deve essere risolto.

In ogni caso, le vicende burocratiche al cittadino viaggiatore, che si reca alla stazione di Fossanova, interessano poco. Ora, che fa giorno più tardi e fa buio decisamente molto prima rispetto al periodo estivo, la mancata accensione delle lampade pubbliche può provocare seri problemi a chi si serve dello scalo privernate. Ma anche dei numerosi residenti della zona. In primis per l’incolumità fisica di chi deve raggiungere la propria macchina parcheggiata nella zona superiore o inferiore rispetto alla strada, se non addirittura lungo la stessa strada di accesso dalla Marittima seconda alla stazione. 

E poi, perché, con il buio, qualche male intenzionato può agire indisturbato in danno delle automobili lasciate parcheggiate, e incustodite, magari dal mattino presto alla sera tardi. Come, peraltro, è già capitato. Abbiamo visto macchina “scippate” di specchietti laterali, di antenne e, addirittura, delle ruote. L’auspicio è che, in un modo o nell’altro, qualcuno riesca a trovare una soluzione.