L’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi sul litorale ha mostrato ancora una volta la fragilità dell’ecosistema dunale di Sabaudia, dove l’erosione ha “divorato” buona parte della spiaggia facendo arrivare il mare fin sotto al piede della duna. Proprio per tutelare quest’ambiente unico nel suo genere, il Parco nazionale del Circeo nei giorni scorsi, dopo aver espletato una gara d’appalto, ha dato incarico a una società di effettuare uno studio di analisi delle strutture fisse e mobili presenti sul litorale dell’area protetta, con particolare riferimento al piede della duna.
Come si legge nel contratto di servizio, il fine è «quello di fornire all’Ente Parco uno strumento di gestione e valutazione sull’assentibilità o meno di nuove opere nel suddetto ambito territoriale, anche se non comportanti dei veri e propri volumi edilizi, che possano pregiudicare l’ecosistema dunale nelle varie fasi della sua evoluzione». Il che comporta che a finire sotto la lente saranno anche piscine, pavimentazioni permanenti e/o stagionali, solarium, locali tecnici, gazebo, cabine, recinzioni