Il contratto proposto per il lago di Paola è stato analizzato dall’Ente Parco nazionale del Circeo, intenzionato a sedersi attorno a un tavolo che coinvolga anche la Regione Lazio e il Comune di Sabaudia. La proposta di stipulare tale contratto di lago era arrivata all’inizio di marzo dalla Comunione Eredi Scalfati. Nel concreto, si tratta di instaurare una nuova metodologia di lavoro che coinvolga in modo volontario le politiche e le attività di soggetti pubblici e privati per la condivisione di decisioni, chiaramente nel rispetto delle reciproche competenze istituzionali. Gli obiettivi da raggiungere attraverso questo strumento sono ovvi: la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, la riduzione dell’inquinamento delle acque, la riqualificazione dei sistemi ambientali, l’uso sostenibile delle risorse idriche, il riequilibrio del bacino idrico, un miglioramento della fruizione turistico- ambientale e anche la salvaguardia dal rischio idrogeologico. Per riuscire a fare tutto ciò è necessario coinvolgere il maggior numero di soggetti possibile, visto che il lago di Paola non rappresenta una realtà a sé, bensì un elemento inserito in un determinato contesto, ambientale e non solo. La proposta è stata quindi esaminata dall’Ente Parco nazionale del Circeo e ben presto potrebbe essere istituito un tavolo tecnico per lavorare sul contratto di lago e valutare effettivamente la possibilità di stipularlo per il lago di Paola.