Continua a tenere banco la polemica sui conti pubblici del Comune di Sabaudia, con un aspro botta e risposta tra il consigliere Marcello Pastore e l'assessore Giuseppe Di Trento. È quest'ultimo ora a intervenire sulla grana dei debiti fuori bilancio e sulla nota inviata nelle scorse settimane dalla Corte dei Conti e indirizzata ai revisori. «La nota istruttoria della Corte dei Conti, indirizzata al collegio dei revisori in carica, attiene alla delibera n. 40 del 2013 con la quale – spiega Di Trento – il Comune ha riconosciuto debiti fuori bilancio formati in anni passati, alcuni vecchi di decenni, che nel 2013 attanagliavano i conti di questo Comune. Tale doloroso riconoscimento ha assorbito ingenti risorse, oltre due milioni di euro, a detrimento dei servizio verso i cittadini e la città. Ebbene, non c'è chi non veda, tranne appunto il consigliere Pastore, che se la Corte dei Conti dovesse appurare circostanze di danno erariale il Comune provvederà immediatamente a richiedere il risarcimento ai responsabili. Il che determinerebbe indiscutibilmente un ulteriore vantaggio alle casse comunali». Poi l’analisi dell’assessore si sposta sui numeri di Bilancio che sono stati oggetto di critiche e perplessità da parte del capogruppo di Forza Italia Marcello Pastore. «Il suo gratuito pensiero – afferma Di Trento riferendosi al consigliere d'opposizione – è stato severamente bocciato dai risultati positivi raggiunti da questa amministrazione, con i quali sono stati chiusi i rendiconti 2013, 2014 e 2015, nonostante le evidenti difficoltà attraversate dal Comune di Sabaudia». Le polemiche relative al bilancio, tuttavia, di sicuro non finiranno qui. Il rendiconto dovrà essere infatti discusso entro il 30 aprile - ma il termine può essere oggetto di proroga da parte del prefetto per ulteriori venti giorni - dal Consiglio comunale. Prima di allora, però, l’assise civica dovrà riunirsi per un’altra incombenza piuttosto gravosa: il voto della mozione di sfiducia presentata nei confronti del sindaco Maurizio Lucci, che dovrà essere votata entro il 5 maggio.Â