La riqualificazione dell’area sportiva de “Le Querce” è una delle situazioni a cui Giovanni Secci, candidato di Forza Italia, vorrebbe mettere mano subito se fosse eletto sindaco. A spiegare perché è lo stesso ex consigliere comunale, che in una nota ripercorre le vicende del campo sportivo di cui l’ente è tornato in possesso nel 2012.
All’epoca Secci era assessore nell’amministrazione guidata da Maurizio Lucci. Il candidato sindaco ricorda come, grazie al suo impegno a quello degli uffici e dell’ex assessore al Bilancio Bruno Bellassai, alla fine l’ente sia riuscito a tornare in possesso dell’impianto. «Di lì a poco - scrive Secci - si sarebbe dovuto concretizzare il bando che secondo le mie indicazioni doveva prevedere un appalto che ponesse a carico del concessionario le opere di manutenzione e rimessa in pristino, atteso il degrado in cui versava l’impianto, mediante proposte progettuali anche migliorative rispetto all’attuale consistenza. Un bando che avrebbe previsto tra l’altro convenzioni specifiche con le scuole e, mediante i Servizi sociali, per le persone meno abbienti». Poi la frattura con Lucci e le dimissioni dell’ex assessore per questioni inerenti il bilancio. In particolar modo per la «sovrastima delle entrate», la «sottostima delle uscite», una somma «troppo elevata di residui attivi» e «debiti fuori bilancio per troppo tempo dimenticati».
Nel 2013 le nuove elezioni e la nomina, ancora una volta, di Maurizio Lucci a sindaco. Da allora, però, per Secci il primo cittadino «non ha fatto nulla di concreto per la struttura de Le Querce, la quale ancora oggi, dopo oltre tre anni di quella che è stata la sua personale gestione, - scrive il candidato - versa in totale stato di abbandono. La sua riattivazione mediante l’appalto-gestione a evidenza pubblica - aggiunge - avrebbe determinato la valorizzazione del patrimonio comunale, un introito certo per le casse comunali, un centro di aggregazione e socializzazione per giovani e meno giovani, un incremento del livello occupazionale ed economico per la città. Purtroppo - conclude - nulla è stato fatto fino ad ora, ma è ciò che immediatamente farei se fossi il sindaco di Sabaudia».