Il Pd di Sabaudia interviene sul progetto della pista ciclabile sul lungomare. L'opera - che per adesso è soltanto un'ipotesi - non convince. E' il segretario cittadino Pietro Piroli a spiegare la posizione del Partito. "Premesso che la nostra cultura ambientalista ci porta per natura a guardare con interesse tutte le iniziative finalizzate a tale scopo, corre però l'obbligo da parte nostra di alcune considerazioni". Innanzitutto il Pd vuole sapere come, dove, quando e perché. E sì, perché fin quando non ci sarà almeno un piano messo nero su bianco, è difficile fare considerazioni concrete. "A tutt'oggi - prosegue Piroli - non ci è chiaro su quale versante la si voglia realizzare (lato mare o lato lago),in quanto ambedue pongono criticità. Uno a causa dei parcheggi esistenti che obbligherebbe di fatto un senso unico di marcia per gli autoveicoli, cosa di cui noi siamo contrari; l'atro (lato mare) vista l'alta densità dei passi carrabili delle ville metterebbe a serio rischio l'incolumità dei ciclisti". C'è poi la questione delle spese da sostenere. "Per la sua realizzazione il costo complessivo deve essere interamente e anticipatamente finanziato. Quindi: dove troviamo i soldi? Purtoppo la materia "piste ciclabili" viene spesso usata da amministrazioni comunali zoppicanti come la panacea finalizzata alla ricerca del recupero dei consensi popolari persi, usando l'arma dell'annuncio, specialità indiscussa del centrodestra pontino degli ultimi 20 anni".