Oltre alle sostanze stupefacenti, negli ultimi anni le offerte legali di gioco d'azzardo in Italia risultano aumentate sia nell'offerta che nelle modalità di gioco (gioco on line, Video Lottery etc.), con un conseguente aumento di comportamenti di gioco d'azzardo patologico (GAP). Il dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio, fin dal 1991, attraverso un sistema di sorveglianza regionale, ha analizzato l'occorrenza del fenomeno dipendenze, nonché le conseguenze per la salute derivanti dal consumo di sostanze stupefacenti nella regione Lazio. Nel 2016, nel Lazio, 506 persone sono state trattate nei SerD per il disturbo da GAP quale principale area di intervento. Su questo ambito in provincia di Latina il numero scende parecchio. Sono solamente 18 ad essere trattati nelle strutture pubbliche. Di questi ben 11 a Formia, 6 a Terracina ed uno a Priverno. Gli uomini costituiscono il 81% del totale con un rapporto maschi/femmine di 5:1. L'età media è di circa 47 anni e gli over 50 rappresentano il 40% dei casi incidenti e oltre la metà di quelli già noti ai servizi. Oltre il 96% è cittadino italiano. Gli occupati rappresentano oltre il 63% e i pensionati il 16%. Il 43.5% è in possesso della sola licenza media, mentre il 36.5% ha il diploma di scuola superiore. Per quello che riguarda il comportamento prevalente di gioco d'azzardo, risulta essere più frequente quello nelle sale da gioco. Il gioco on line (scommesse, poker e altro) è riferito come comportamento di gioco prevalente da una proporzione residuale di utenti. Oltre il 30% riferisce un comportamento di gioco quotidiano; i circuiti utilizzati sono quelli del gioco legale per oltre l'85%. I dati relativi al denaro speso non sono validi, visto l'alto numero di dato non rilevato.
Il piano della Regione
La Regione Lazio ha lanciato un piano contro il Gap, ossia il gioco d'azzardo patologico, un'altra piaga non indifferente del fenomeno gambling. Un progetto da ben 14,4 miliardi, che riguarderà il potenziamento dei servizi sociosanitari per la cura e la riabilitazione delle persone già affette dalla ludopatia, il rifinanziamento degli sportelli no slot, il lancio di una nuova campagna di comunicazione e per la promozione di importanti attività educative nelle scuole e il rafforzamento delle azioni previste dalla legge regionale del 2013 e con 900 mila euro che serviranno per l'istituzione di un Centro regionale. Insomma, un'iniziativa dalle molteplici sfaccettature e resa possibile dalle risorse provenienti dal fondo sanitario regionale e dal fondo anti-azzardo, messo a disposizione dal Ministero della salute. La crescente richiesta d'aiuto da parte di persone affette da gioco d'azzardo patologico e dei loro familiari, ha spinto le Strutture Sanitarie, anche nel territorio della Provincia di Latina, a dare risposte, di tipo sanitario e assistenziale, atte ad affrontare questa particolare e grave forma di disturbo psicopatologico. Il Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl di Latina ha voluto accogliere questa domanda di aiuto ed ha messo a disposizione strutture e operatori con le loro specifiche competenze.