Nuovi interventi per fronteggiare i problemi di carenza idrica. Sono stati completati nella giornata di ieri, 11 agosto, i lavori di potenziamento della captazione dei Pozzi Volaga.
Grazie a questo intervento, aumenta, da 20 a 60 litri al secondo, la portata che questi Pozzi mettono a disposizione dei Comuni di Maenza, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci e Villa S. Stefano.

I Pozzi Volaga erano stato attivati da Acqualatina in data 20 giugno, con l'obiettivo di integrare le risorse della centrale di Fiumicello, dopo averne ottenuto la disponibilità da parte della Regione Lazio e dopo aver ricevuto l'autorizzazione ufficiale della Asl di Latina alla distribuzione in rete.

Sin da subito la task force per l'emergenza attivata tra Comuni, ATO e Gestore, ha monitorato la portata disponibile, in relazione al fabbisogno del territorio servito dalla centrale di Fiumicello.

L'incremento di portata, ottenuto grazie agli ulteriori lavori conclusisi ieri, consente di rispondere in modo più efficace, per l'area dei Monti Lepini, alla riduzione di portata avvenuta a causa della crisi idrica in corso, contenendo i disagi degli utenti.

I Pozzi Volaga sono uno dei punti cardine del piano di lavoro denominato "Nuove Risorse", proposto da Acqualatina a settembre 2016, subito dopo i disagi vissuti nell'estate del 2016, e approvato dalla Conferenza dei Sindaci lo scorso 20 dicembre.

Tale piano, concepito per il contrasto dell'emergenza dovuta alla riduzione della disponibilità di risorsa idrica alle fonti, si basa su tre filoni fondamentali, il potenziamento delle fonti esistenti, l'attivazione di nuove fonti, e il recupero delle perdite di rete, azione indispensabile per garantire, in prospettiva, in misura stabile e strutturata la disponibilità

«Siamo di fronte ad un risultato – ha evidenziato l'AD di Acqualatina Besson – che conferma l'estrema importanza di aver anticipato, con il Piano "Nuove Risorse", già dallo scorso anno, l'individuazione di interventi straordinari indispensabili per fronteggiare questa gravissima emergenza nazionale, che vede nell'ATO4 una delle punte più critiche in assoluto.


Una soluzione strutturale adeguata nella zona dei Lepini – ha proseguito Besson – si potrà avere solo con la realizzazione dell'altro importante progetto stabilito nel Piano "Nuove Risorse": l'interconnessione Sardellane-Priverno-Terracina, i cui lavori verranno affidati nei prossimi giorni in esito alla gara d'appalto in corso.
Abbiamo, inoltre, convenuto con i Sindaci, di concentrare nella zona di Priverno uno stock adeguato di interventi di sostituzione delle condotte ammalorate e di recupero delle perdite fisiche, sulla falsariga dei progetti in corso nel Sud Pontino, indispensabili per assicurare, in prospettiva, una più adeguata disponibilità di risorsa, utilizzando oltreché i fondi disponibili per la manutenzione straordinaria, anche una quota significativa dei finanziamenti già richiesti, per l'emergenza.»