La stagione teatrale di punta del Comune e dell'Atcl debutta ufficialmente oggi, ma non si può dire ancora a cuor leggero sotto il profilo della sicurezza e di tutte le autorizzazioni. L'ultimo passo per stare completamente a posto ancora non è arrivato perché ci vorranno altri quindici giorni per ottenere la Scia antincendio. Per questa ragione il dirigente alle manutenzioni Paolo Ferraro e il sindaco Damiano Coletta hanno firmato nei giorni scorsi un'autorizzazione in via derogatoria per gli eventi di febbraio con cui i curatori degli spettacoli si prendono in carico alcuni oneri tra cui quello "di assicurare con personale idoneo la gestione della sicurezza per lo svolgimento della normale attività sollevando il Comune da ogni responsabilità". L'autorizzazione con questa formula si è resa necessaria per due eventi previsti in cartellone e presentati dall'assessore DI Muro e dal sindaco proprio una settimana fa: lo spettacolo del teatro ragazzi "Alan e il mare" e quello della stagione Atcl "Qui e ora" previsto per oggi e i cui allestimenti si sono tenuti per due giorni. Nell'atto di autorizzazione si spiega cosa manca all'appello e perché: "Ancorché non siano state ultimate le lavorazioni di dettaglio e perfezionati tutti I necessari atti amministrativi ai fini del deposito Scia anti incendio, i lavori di cui al parere favorevole del comando provinciale risultano essere stati ultimati ad esclusione dele mura di separazione, prescritte al tempo in considerazione delle sussistenze presso la struttura teatrale di funzioni amministrative estranee agli spettacoli"- Ma quest'ultima prescrizione non è più ritenuta utile e necessaria perché l'amministrazione ha proceduto allo sgombero degli uffici, lasciando solo quelli della cultura e della scuola. Dunque si tratta di pochi dettagli per raggiungere la sicurezza completa stante che il collaudo statico e tutte le verifiche sugli impianti sono state fatte. Ma ancora manca all'appello al commissione vigilanza per definire completamente guarito il D'Annunzio da quella malattia lunga tre anni. Riaprire il teatro Coletta e Di Muro lo avevano definito un «miracolo» viste le incertezze, lo stato in cui versava e i lavori da fare: una cinta di muri tagliafuoco che perimetrano il palco, due porte Rei di grandi dimensioni ad apertura doppia, la separazione del palcoscenico dai locali attigui in ossequio alle normative anti incendio e alla necessità di rendere sicuro un proscenio che non lo è stato per anni. «Questi lavori erano necessari per andare incontro ad una apertura ufficiale. Speriamo di riuscire a mantenere il livello di fruibilità raggiunto» aveva detto l'assessore mentre il sindaco si era detto entusiasta poter restituire «alla comunità un teatro sicuro. È una vittoria della cultura e dove vince la cultura vinciamo tutti». Vittoria ancora incompleta e con qualche sbavatura, ma intanto si riapre. Lo spettacolo deve iniziare.