Per cercare di far fronte alla crisi del carciofo di Sezze, ormai sempre più assente dalle campagne locali, il Comune di Sezze, dopo un iter lungo più di un anno, tramite una delibera di giunta ha approvato il disciplinare di produzione che fornisce la denominazione comunale (De.Co.). La prima bozza di regolamento venne approvata nel consiglio comunale dello scorso 26 marzo 2015 mentre a maggio dello stesso anno vennero nominati membri della commissione comunale per redigere il disciplinare l’agronomo Fabrizio Lauretti e il perito agrario Daniele Robibero. Il frutto del loro lavoro ha portato alla redazione del disciplinare secondo cui verrà attribuita alle aziende la possibilità di apporre sul proprio prodotto il marchio DeCo. Secondo il disciplinare, la denominazione Carciofo Romanesco di Sezze è riservata al carciofo di tipo romanesco che risponde alle condizioni del marchio Igp “Carciofo Romanesco del Lazio” e cioè i soli carciofi Castellammare e Campagnano. Sono esclusi i cloni geneticamente modificati (OGM) e tutte le altre varietà differenti dal carciofo romanesco. La zona di produzione è rappresentata dal territorio di Sezze. Il logo De.Co va applicato ben visibile sul lato delle confezioni.