Roma 2024 potrebbe diventare il sogno olimpico di due province importanti come Latina e Frosinone.
Due territori che, inevitabilmente, non dovranno farsi trovare impreparati nel caso in cui i Giochi, nel settembre del prossimo anno, venissero assegnati alla Città Eterna.
In tempi non sospetti, proprio a noi di Latina Oggi, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva parlato del desiderio da parte del Comitato di coinvolgere le province del Lazio in questo lungo percorso verso Roma 2024.
Parlando in particolar modo dei “gioielli” di casa da mostrare. E per “gioielli”, il capo dello sport italiano, intendeva dire tutto ciò che ruota attorno al discorso impiantistica, seguendo una ben precisa linea di condotta che, nella giornata di mercoledì scorso, ha portato alla presentazione del primo dossier su questa candidatura.
Latina e Frosinone, insomma, hanno davanti a loro un'occasione irripetibile, ma il muoversi per tempo, potrebbe accellerare quel processo di rinnovamento che per entrambe si rende necessario. Del resto, parliamo di due province che rappresentano una sorta di isola felice per lo sport italiano. Frosinone ha una squadra di calcio in serie A, una di basket in A2 ed una di volley sempre in A2. Latina risponde con la serie B di calcio, la Superlega di volley, la serie A di calcio a 5, la serie A2 di basket e di pallanuoto.
Per non parlare dei gruppi sportivi militari di stanza a Sabaudia, Formia e Gaeta. E, dunque, di canoa, canottaggio e vela ad altissimi livelli. Per chiudere con il rinnovato “Bruno Zauli” di Formia, Centro di preparazione olimpica, la casa che fu di Pietro Mennea e Sara Simeoni e che oggi ospita tutti i raduni più importanti di scherma e atletica in particolare.
Latina e Frosinone, dunque, sono in pole position per quanto riguarda un discorso di riqualificazione (cosa che avverrà, del resto, per il 70% degli impianti già esistenti nella capitale) delle strutture già esistenti e lo potrebbero essere altrettanto per quelle che, da qui al 2014, potrebbe nascere, anche e soprattutto in funzione delle Olimpiadi.
Pensiamo al nuovo stadio del Frosinone o, magari, alla necessità impellente di costruire a Latina, obiettivo che sembra aver scavalcato anche quello dello stadio, una struttura polifunzionale in grado di supportare a dovere campionati ad altissimo livello come volley, basket e calcio a 5. Fermo restando che la crescita del fenomeno calcio, con una squadra da tre anni in serie B, debba necessariamente interrogare chi di dovere sulla necessità di sistemare a regola d'arte e in maniera definitiva il Francioni, o dirottare le proprie attenzioni su un nuovo stadio. Un aiuto concreto, potrebbe arrivare proprio da Roma 2024. Quando il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a noi di Latina Oggi, parlò di gioielli da mettere in mostra e, dunque, da valutare, parlava a 360 gradi di un piano d'azione che, nel caso in cui le Olimpiadi dovessero venire assegnate a Roma, potrebbe davvero creare i presupposti per la crescita sportiva di due province importanti e, soprattutto, confinanti con Roma.
A tutto questo va aggiunto il discorso dello sport di base, che sta molto a cuore allo stesso presidente Malagò e che in previsione di Roma 2024, potrebbe davvero trovare terreno fertile.
Perchè, come ha tenuto a sottolineare il presidente del Comitato Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, i giovani atleti di oggi, potrebbero essere i campioni olimpici di Roma 2024.
Guai, dunque, a perderli per strada, sarebbe un errore tremendo.