L'avventura di Pietro Leonardi con il Latina è al capolinea. Ma non è una decisione dovuta a scelte della società o dell'attuale diggì nerazzurro, bensì una sanzione pesantissima da parte del Tribunale Nazionale Federale che ha inibito per 5 anni l'ex ad del Parma, sanzionato anche 150mila euro di ammenda. Il tutto, naturalmente, relativo al caso Parma, perché, afferma il Tribunale: "...è provata la responsabilità disciplinare, Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi, ritiene il Tribunale che i fatti per cui si procede siano connotati da una eccezionale gravità, avendo la gestione sopra descritta  condotto alla revoca dell’affiliazione della Società Parma FC Spa, con la conseguenza che la sanzione congrua appare unicamente quella dell’inibizione nella misura edittale massima di anni 5, unitamente all’ammenda quantificabile in Euro 150.000,00 per ciascuno dei deferiti.

Questo il comunicato ufficiale: 
"Il Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare, visto l’art. 23 C.G.S., dispone l’applicazione delle sanzioni di mesi 4 (quattro) di inibizione e di € 4.000,00 (Euro quattromila/00) di ammenda nei confronti di Silvia Serena.
Delibera altresì di irrogare le seguenti sanzioni: - nei confronti di Tommaso Ghirardi: anni 5 (cinque) di inibizione ed € 150.000,00 (Euro centocinquantamila/00) di ammenda; nei confronti di Pietro Leonardi: anni 5 (cinque) di inibizione ed € 150.000,00 (Euro centocinquantamila/00) di ammenda, disponendo altresì̀ la preclusione del medesimo alla
permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC; delibera di prosciogliere dalle violazioni loro rispettivamente ascritte Susanna Ghirardi, Alberto Rossi, Giovanni Schinelli, Arturo Balestrieri, Roberto Bonzi, Giuseppe Scalia, Gabriella Pasotti, Enrico Ghirardi, Pasquale Giordano, Emir Kodra, Giampietro Manenti, Mario Bastianon, Francesco Sorlini, Maurizio Magri, Osvaldo Francesco Riccobene; dispone la restituzione alla Procura federale degli atti relativi ad Alberto Volpi".

Cosa accadrà adesso? Leonardi dovrà uscire formalmente dalla società ma sicuramente presenterà ricorso alla Corte d'Appello e, in caso di obiezione, potrebbe arrivare fino al Tribunale del Coni. Fatto sta che, adesso, il Latina non avrà più un direttore generale e, anche solo vederlo durante le partite in campo o negli spogliatoi potrebbe portare a sanzioni pesantissime per il club di Piazzale Prampolini.

Immediate sono arrivate le dimissioni del direttore generale che, per la prima volta nella sua storia al Latina Calcio, rilascia delle dichiarazioni: "Con la presente per comunicare che in data odierna - scrive il sito della società - dopo aver appreso la sentenza di primo grado del TFN con la quale mi hanno inflitto 5 anni di squalifica con preclusione, ho deciso di dimettermi dal ruolo di Direttore Generale dell'US Latina calcio. Questa mia iniziativa, oltre a costituire un atto dovuto in ottemperanza a quanto stabilito dalla sentenza, vuole rappresentare il modo per rispettare la società che ringrazio per avermi concesso un'opportunità di lavoro ricordando che fin dall'inizio della vicenda, attraverso le parole della proprietà, l'US Latina ha sempre ribadito di rimandare ogni decisione su di me a quelle che sarebbero state le sanzioni della giustizia sportiva. Questa mia scelta, inoltre, rappresenta un modo per rispettare e ringraziare la città di Latina e la tifoseria nerazzurra che hanno saputo adottarmi nel momento più complicato e difficile della mia vita”.