Una corsa contro il tempo, per provare a chiudere una falla procurata da altri. Senza concordato preventivo, però. Perchè... «non abbiamo nessuna intenzione di chiederlo: assolutamente».
A parlare in questi termini, ieri, è stato Benedetto Mancini, uno dei rappresentanti del nuovo Consiglio di amministrazione dell’U.S. Latina Calcio.
«Siamo tranquilli - ha spiegato lo stesso Mancini - e ci stiamo muovendo nella maniera migliore per farci trovare preparati all’udienza del 16 febbraio. Siamo coscienti di quella che è la situazione, ma siamo arrivati ora, non abbiamo nulla a che fare con il passato, con ciò che è stato fatto prima del nostro arrivo. Ed è per questo che nella giornata odierna (ieri, ndr) i nostri legali hanno chiesto la messa in mora per Pasquale Maietta e Antonio Aprile».
Un atto dovuto per evitare di essere, poi, ritenuti co-responsabili di una eventuale bancarotta e per cercare di recuperare i crediti nei confronti della precedente società e, dunque, dei vecchi soci.
«Il 16 febbraio ci presenteremo a questa udienza - ha spiegato lo stesso Mancini - con la massima tranquillità e, soprattutto, convinti di aver fatto tutto quello che era necessario fare per risolvere questa situazione. Non siamo venuti a Latina perchè non avevamo di meglio da fare. Non ci saremo affidati ad una persona di provata esperienza come Fabrizio Lucchesi, se non fossimo più che convinti di poter salvare la categoria e di progettare un futuro importante. Stiamo lavorando affinchè questo avvenga, notte e giorno, ma è anche giusto mettere la parola fine con il passato e farlo nei dovuti modi. Ecco spiegata la richiesta di messa in mora».
Il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, nel suo recente tour nel capoluogo, prima in Procura e, poi, in Comune dal sindaco Coletta, ha manifestato, proprio al primo cittadino, le proprie preoccupazioni per una situazione che sta tenendo con il fiato sospeso il popolo nerazzurro. Dello stesso avviso è il primo cittadino.
A quanto è dato sapere, dunque, gli unici ad essere moderatamente tranquilli sono i nuovi soci dell’U.S. Calcio, pronti a muoversi nei dovuti modi e... «ad adempiere ai nostri impegni prima della data del 16 febbraio - ha concluso Mancini - Ripeto, ci stiamo muovendo affinché questa situazione venga risolta e ci si concentri solo ed esclusivamente sul campo per centrare, con anticipo, la salvezza e programmare il futuro. Siamo convinti di poter arrivare a questo, altrimenti sarebbe da pazzi aver preso questa società e noi pazzi, credetemi, non lo siamo affatto. Crediamo in un progetto importante e vogliamo portarlo avanti nel migliore dei modi».