La più antica statua lignea della Madonna di Loreto è stata celebrata nei giorni scorsi a Roma. Dalla provincia di Latina una delegazione ha fatto la differenza. Gli Sbandieratori Leone Rampante di Cori hanno animato con il folklore della bandiera i festeggiamenti per l’80° anniversario del primo pellegrinaggio U.N.I.T.A.L.S.I. a Loreto. La ricorrenza è stata celebrata nella Santa Sede sabato 7 Maggio con la solenne processione su via della Conciliazione, dove ha sfilato la più antica statua lignea della Madonna Pellegrina di Loreto, seguita dalla santa messa nella Basilica di San Pietro.

Dopo la funzione presieduta dal card. Angelo Comastri, arciprete della Basilica papale di San Pietro, alla presenza dei vertici dell’U.N.I.T.A.L.S.I. nazionale, dei presidenti di tutte le sezioni dell’U.N.I.T.A.L.S.I. d’Italia, del Sindaco di Loreto e del Rettore del Santuario della Santa Casa di Loreto, i presenti hanno attraversato la Porta Santa e sono partiti in pellegrinaggio per Loreto, ove rimarranno fino al 10 Maggio.

Era l’8 Maggio 1936 quando Enzo di Napoli Rampolla, allora segretario U.N.I.T.A.L.S.I., in viaggio con la sua macchina nel viterbese, forò una gomma e dovette fermarsi sotto un cartello che recava le indicazioni per Loreto. Fu allora che ebbe l’idea: l’associazione avrebbe continuato a trasportare i disabili e gli ammalati in pellegrinaggio, e lo avrebbe fatto al Santuario di Loreto, con la benedizione di Papa Pio XI.

Pochi giorni fa invece il pellegrinaggio giubilare dei 150 fedeli delle due parrocchie di Cori, SS. Pietro e Paolo e Santa Maria della Pietà, durante lo svolgimento del Giubileo dei Ragazzi e delle Ragazze (23/24/25 Aprile), organizzato nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia per coloro che sono troppo piccoli per andare a Cracovia alla Giornata Mondiale della Gioventù del prossimo Luglio.

La delegazione corese ha visitato i Musei Vaticani, concludendo il percorso nella Cappella Sistina. Dopo l’ingresso dalla Porta Santa nella Basilica di San Pietro, ha sostato in preghiera davanti alle tombe dei Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Lasciata la Città-Stato i parrocchiani di Cori hanno raggiunto la residenza papale di Castel Gandolfo, dove si sono immersi nei giardini prima del pranzo biologico nella fattoria pontificia.  Â