Che il vino sia un’eccellenza nel Lazio non è una novità. Dal rosso alle bollicine i produttori laziali hanno negli anni scalato le classifiche superando cantine storiche di altre regioni e ottenendo anche riconoscimenti all’estero. La Regione Lazio ha deciso di sostenere i produttori di vino promuovendo una rete. L’Ente, in collaborazione con Arsial, Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, a seguito della scorsa edizione del Vinitaly, ha infatti promosso e sostenuto la costituzione della rete vitivinicola «Vigne di Roma», che nei giorni scorsi ha visto la nascita dell’atto costitutivo. Sono state selezionate 11 aziende unite da un unico obiettivo: innovare e accrescere la capacità di sviluppo economico e la competitività sul mercato locale, nazionale e internazionale, migliorando la conoscenza e la diffusione delle tipicità della produzione enologica della regione. Una squadra di produttori che spesso sono partiti anche da territorio piccoli puntando su particolari vitigni e sul bio. Si tratta di Marco Carpineti, Casale del Giglio, azienda vinicola Falesco, azienda biologica De Sanctis, Torre in Pietra Leprignana, Tenuta Sant’Isidoro, Terre dei Pallavicini, cooperativa agricola Cincinnato, azienda vinicola Federici, Casale della Joria. Primato in provincia di Latina per il Comune di Cori che conta nella rete ben due aziende.