Negli ultimi giorni sulle sorti dello stadio “Colavolpe” ne sono state dette molte. Tutto è iniziato da un atto del Comune per l’ottenimento di soldi arretrati per utenze energetiche. Poi, il solito ciclone elettorale con botta e risposta tra candidati. Ora a intervenire è Pierpaolo Marcuzzi di Fratelli d’Italia che, nella sua veste di assessore ai lavori pubblici, per diverso tempo ha potuto seguire da vicino la questione “Colavolpe”. E non mancano le polemiche.

“È ormai certo che ad ogni atto del Comune pubblicato, gli avversari di Procaccini della prossima campagna elettorale senza documentarsi e studiare gli atti  dopo 10 minuti fanno uscire il loro farneticante comunicato, toppando puntualmente. Ultima quella dei consumi del Colavolpe. Il Terracina Calcio 1925 ha preso in gestione il Colavolpe il 23/08/2012 e ha smesso la sua attività di gestione nell’estate 2015. Il Comune di Terracina a tutte le società che gestiscono gli impianti e che non hanno fatto le volture delle utenze ha giustamente chiesto i rimborsi delle bollette pagate al posto loro. Va detto anche che per il gas e per l’utenza del Colavolpe il Comune per morosità antecedenti l'amministrazione Procaccini era insolvente, quindi le società non potevano volturare le utenze. Il fatto che non si poteva volturare veniva compensato dalle letture di periodo, in modo che il comune come oggi ha fatto poteva chiedere il dovuto alle società”.

Già qui, insomma, un problema dovuto a gestioni passate e che hanno costretto il Comune e la società di calcio ad aggirare la normale prassi a causa di questioni ereditate dal passato. “Acqualatina – continua l’ex assessore - nel comunicare i costi ha giustamente inserito anche una bolletta a conguaglio di 313 mila euro che rientrava nei dati contabili per loro di quel periodo, riferita a un periodo antecedente alla gestione del Terracina Calcio,  quindi i mega consumi non ci sono stati nella gestione del Terracina e né tantomeno durante l’amministrazione Procaccini, purtroppo nessuno ha fatto caso a questo e si è creato l’equivoco che si poteva risolvere con comunicazioni tra le parti. Io ho seguito come assessore le varie vicende fino a fine aprile 2015, poi il 6 maggio è caduta l’amministrazione e quello che è successo dopo non posso saperlo”. Ma almeno fino a quel momento Marcuzzi è in grado di mettere ordine.

“Per chiarezza di cronaca riassumo i dati ufficiali dei consumi del contatore dell'acqua di via Ceccaccio che serve tutta la cittadella dello sporto e non solo il Colavolpe. In due anni, dal 26/10/2007 al 27/10/2009 sono stati consumati 180.000 mc di acqua al costo di poco più di 1 euro a mc per una perdita tra Piscina e San Martino B. Dal 28/10/2009 al 25/11/2010 sono stati consumati 83.000 mc dal 26/11/2010 al 28/10/2011 sono stati consumati 51,000 mc. Poi con l’amministrazione Procaccini si è intervenuti a riparare la perdita e dall'ottobre 2011 al luglio 2012 i consumi sono scesi a 14.226; da luglio 2012 a fine giugno 2013 i consumi sono stati 13.032; da giugno 2013 a giugno 2014 i consumi si sono alzati per una ulteriore perdita dietro la curva cannucce in una linea che collegava i due campi e sono arrivati a 25.400 mc. Dopo l’ulteriore riparazione da giugno 2014 a fine aprile 2015 si è scesi a 8.822. Quindi – conclude Marcuzzi - faccio notare che gli interventi dell’amministrazione Procaccini, che ha fatto il possibile per rendere funzionale il Colavolpe, hanno portato i consumi da 90.000 mc l’anno a poco più di  8.822”.

Dal Colavolpe alle strutture per lo sport, Marcuzzi ne approfitta per illustrare i suoi progetti. “Stadio e piscina sono due strutture importanti ma non possono rimanere isolate nelle campagne, altre strutture sportive in quella zona non gioverebbero, quindi nella zona San Martino dove il comune ha 22 ettari di terra e un piano volumetrico importante visto che si potrebbero costruire palazzetto, ristorante, albergo per gli atleti e vari spogliatoi va portata vita creando una zona residenziale che permetterebbe la sistemazioni di molti terreni a parcheggi, un parco pubblico e belle case rispettando tutti gli standard. La zona san Martino in fondo a via Ceccaccio ha le fogne, l’acqua, la corrente e il gas, quindi può essere trasformata in parte a residenziale. Portare vita nei pressi di stadio e piscina eviterebbe il continuo saccheggio di queste due importantissime strutture per la città, poi chi parlerà di cementificazione selvaggia  lascerà il tempo che trova, oggi per me è l'unica soluzione”.