Il commissario Ocello bacchetta, l'ex assessore Perroni replica. E sulla via Francigena, percorso religioso volano per il turismo, si accende la polemica.

"Sul passato - inizia una nota del Comune - non ho elementi perché non ho trovato nulla su cui lavorare, oggi mi sto occupando di un percorso importante di valorizzazione della via Appia e dei percorsi francigeni nel sud, ossia della riscoperta dei cammini dell’antichità sui quali oggi promuovere la città”. In particolare il comune di Terracina ha aderito, “Nell’anno della Misericordia”, al progetto posto in campo dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale dal titolo “Il cammino di San Paolo – Un percorso tra fede e archeologia”. “Si tratta – spiega il commissario straordinario del comune Erminia Ocello – di un programma di valorizzazione della via Appia antica e dei percorsi francigeni del sud, che dalla città di Brindisi arrivano fino a Roma. Terracina è tra i primi comuni ad aver aderito all’iniziativa, consapevole dell’importanza della promozione culturale e turistica dei cammini dell’antichità, sui quali la città, proprio sull’attraversamento della via Appia antica, deve costruire la sua strategia di promozione e marketing turistico. Questa la ritengo una strategia vincente, tant’è che ho partecipato in questi mesi a numerosi convegni, anche a Terracina". Quindi Ocello passa all'attacco. "Devo dire che su questo fronte ho riscontrato l’assenza di qualsiasi tipo di iniziativa entro l’amministrazione e l’ho fatto presente nelle riunioni con i responsabili delle vie francigene nazionali, ma con l’adesione al progetto “Il cammino di San Paolo – Un percorso tra fede e archeologia” Terracina inizia seriamente ad invertire la non certo favorevole e passata tendenza".

Immediata la replica di Perroni, una sorta di lettera aperta per ribadire che la passata amministrazione non è stata a guardare. "C’è un confine sottile - scrive Perroni - tra l’autorevolezza di un Commissario inviato dal Ministero degli Interni e la prepotenza del potere gestito senza conoscere la città, i suoi bisogni, i passaggi amministrativi precedenti. Senza essere presenti sulla tolda di comando (mi perdoni, sono   figlio di pescatore…), senza avere la pazienza e l’umiltà di incontrare le persone: tecnici comunali, ex amministratori, categorie professionali, sindacati, anziani o cittadini comuni. Senza studiare i problemi, senza confrontare le soluzioni, senza riflettere bene sulle conseguenze di una scelta urbanistica destinata ad avere conseguenze sulle generazioni future. O di un’ordinanza contingibile e urgente destinata ad avere gravi conseguenze sulle generazioni attuali. Ecco, gentile Dott.ssa, ho la sensazione che abbia travalicato quel confine di cui sopra. 
Ignorare o sminuire, volutamente o inconsapevolmente, tutto il lavoro fatto dal sottoscritto per non far perdere alla nostra città l’occasione di inserirla nel progetto della Via Francigena, mi è sembrato un esercizio cinico del potere. Impossibile fare finta che non esistano le varie delibere di giunta (la n° 182 del 2014 per esempio), le conferenze di servizio in Comunità Montana, gli accordi sottoscritti con le associazioni, i protocolli scambiati con i pellegrini, a meno che non abbia inteso esercitare l’amministrazione invadendo il campo della politica. Chi mi conosce sa – Lei non può conoscermi perché non ha mai voluto incontrarmi per conoscere i progetti avviati o le imminenti scadenze circa le materie di cui mi sono occupato – che ho tanti difetti, ma che ho anche  un profondo amore per la natura e per la storia della mia città. Al punto da ricoprirmi di tagli le braccia e le gambe per aiutare a rendere di nuovo fruibile ai pellegrini il sentiero che va da Terracina a Monte San Biagio. Mi considero un pellegrino tra i pellegrini che indossa zaino, scarponi e giacca a vento, e percorre la via Francigena perché ne ricava beneficio fisico e spirituale. Considero grave l'invadenza politica di un Commissario in piena campagna elettorale, ma sono felice di aver già preso decisioni importanti per me e la mia famiglia che rendono inutili queste invadenze".