A Terracina si continua ad autorizzare l’installazione di antenne in assenza di un piano aggiornato delle emissioni facendo correre rischi ai cittadini inconsapevoli. Dopo l’autorizzazione dell’antenna  all’incrocio tra Viale Europa e Piazzale Donatori di sangue che ha giustamente allarmato i residenti fattisi promotori di una raccolta di firme che non ha prodotto finora alcuna reazione, eccone un’altra da inserire in una zona adiacente, nei pressi di via Jurmala in sostituzione di un’altra preesistente. Si trovano a distanza di qualche centinaia di metri l’una dall’altra e a chi passa o vive nella zona tocca una dose doppia di radiazioni elettromagnetiche.

Il Wwf litorale pontino non ci sta e critica il nuovo provvedimento. "Pur trascurando l’osservazione che il Piano delle emissioni (P.R.A.E.E.T.) non è mai stato aggiornato dal 2009 né per la misura del flusso radiativo locale né per gli aspetti tecnologici, come si possono autorizzare installazioni di due antenne in una stessa area? E, pare, addirittura ignorando la destinazione a verde pubblico prevista dal Piano Regolatore? Un’area destinata a verde pubblico viene frequentata assiduamente  da bambini che vi amano giocare, da mamme con piccoli e da anziani pensionati".

Gli ambientalisti affermano di non essere contrari  alla diffusione delle tecnologie destinate alla comunicazione quando queste siano al servizio dei cittadini senza creare loro disagi di qualsiasi natura. "Per questo - affermano - chiediamo il blocco di tutte le autorizzazioni in attesa dell’aggiornamento scientificamente realizzato del P.R.A.E.E.T. I danni che le radiazioni possono produrre non sono dovuti soltanto ai loro effetti termici ma soprattutto agli effetti biologici; esistono ormai numerosi studi scientifici sull’interazione delle onde elettromagnetiche con la materia vivente. Sono considerazioni tratte da documenti prodotti da medici, fisici, ricercatori e avvalorate dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. E’ l’impegno che viene chiesto alla prossima amministrazione comunale; intanto, la nostra associazione chiederà l’accesso agli atti di tutte le ultime autorizzazioni".