Comune e Azienda speciale verso una nuova gestione dellâassistenza domiciliare. Il servizio, attualmente attivo per le persone non autosufficienti al di sopra dei 65 anni, ripartito nel 2014, avrà un albo al quale potranno iscriversi gli operatori. Nel registro compariranno al cittadino gli assistenti domiciliari e le badanti. Un modo per favorire lâincremento dellâofferta per un servizio sempre più richiesto e che spesso ha incontrato difficoltà nellâesecuzione.
Lâobiettivo è quello di mettere a disposizione un numero sufficiente di personale disponibile: Operatori socio sanitari, operatori socio assistenziali, badanti riconosciute, potranno iscriversi allâalbo ed essere a disposizione. Allo studio proprio in questi giorni un avviso pubblico. Secondo le informazioni apprese, sarà così la famiglia che ha bisogno a scegliere la figura più confacente alle proprie esigenze. Il rapporto, insomma, si instaurerà direttamente tra privati, senza che lâAzienda speciale assuma nessuno. Anche la forma contrattuale da attuare sarà il risultato di un libero accordo tra lâassistente e la famiglia. Il Comune, e per esso lâAzienda speciale, interverrà soltanto quando verranno dimostrati i requisiti reddituali che certifichino lâimpossibilità di far fronte alla spesa per il pagamento dellâassistenza. Sarà una forma di compartecipazione alla quota.
Un vero e proprio cambio di rotta per il Comune, ma non è il primo. Molte città hanno optato per un registro degli assistenti famigliari, uno di questi è quello di Oristano, in cui il Comune sostanzialmente fa solo da facilitatore nella scelta della figura adeugata, attraverso i suoi servizi sociali. Spesso gli assistenti famigliari svolgono il proprio lavoro con un contratto di collaborazione, dunque in regola. Sarà poi la famiglia a decidere se stringere un rapporto in regime di convivenza o semplicemente a ore, a domicilio. Attualmente il servizio di assistenza domiciliare richiede che il caso venga sottoposto ai servizi sociali, il quale dopo i sopralluoghi stabilisce le ore e affida il servizio alla cooperativa che ha vinto il bando.