Loro si presentano semplicemente come Emanuela, Marta, Sara, Antonio, Ilenia e Riccardo. In realtà sono tutti professionisti del settore con una lunga esperienza alle spalle in materia socio-sanitaria. Il loro lavoro è accompagnare le persone diversamente abili a costruirsi un futuro il più possibile indipendente e autonomo grazie al lavoro. Con questo sogno nasce la cooperativa sociale integrata “Una mano tira l’altra”. È stata presentata sabato pomeriggio in via Zicchieri, con l’apertura delle porte dei locali che ospitano laboratori didattici, sala riabilitazione e una bottega etica, dedita all’economia solidale con la vendita di prodotti biologici e del Commercio equo e solidale. Un mondo colorato e accogliente.

Alla festa di apertura hanno partecipato moltissimi cittadini, tante mamme con bambini. Un presidio necessario ai tanti bisogni di chi vive problemi legati alla neuropsichiatria infantile, alla disabilità motoria, ai disagi legati all’età evolutiva. E non solo. La Bottega “Alter-Azione” ha il compito di fare sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale, più in generale di informare ed educare alla cittadinanza attiva. Ospite, la responsabile del dipartimento di Neuropsichiatria infantile, la dottoressa Ester Ottaviani, che in un breve intervento ha illustrato quanti e quali siano gli approcci per affrontare le problematiche legate ai bambini, che spesso spingono le famiglie a sentirsi in colpa. «Noi non possiamo dare risposte su come sarebbe stato, certo possiamo rimbocarci le maniche. In passato si vedeva il bambino come un piccolo adulto, oggi dobbiamo cambiare l’approccio: il bambino di oggi è l’adulto di domani, a questo dobbiamo lavorare». Ecco perché la cooperativa lavora per l’inclusione socio-lavorativa dei ragazzi 18enni che, dopo il percorso scolastico, si trovano ad affrontare la vita vera. Per conoscere le attività della coop c’è il sito Internet www.unamanotiralaltra.it