Il sindaco di Terracina Nicola Procaccini invia una lettera al prefetto di Latina per chiedere se a Terracina siano stati inviati, attraverso le procedure di dislocazione previste dal protocollo nazionale, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Un atto dovuto, volto ad ottenere informazioni dall’ufficio provinciale del governo sull’eventuale destinazione di quote in città. 

La richiesta, in realtà, non ha nulla di strano. La prefettura gestisce la distribuzione dell’accoglienza in modo autonomo attraverso cooperative ed associazioni che contattano direttamente strutture private per vagliare le ipotesi di un’accoglienza. La prefettura ha l’obbligo di informare la città di accoglienza, ma non ha alcun obbligo in merito ai tempi. Per questo Procaccini ha deciso di inviare una lettera per essere informato. Al momento, però, non c’è alcuna notizia relativa ad operazioni di accoglienza nel territorio. Città già interessate all’accoglienza nel comprensorio sono invece Fondi e Itri. 

Era stato proprio il sindaco Salvatore De Meo nelle scorse settimane a prendere l’iniziativa di scrivere al prefetto per conoscere la situazione che coinvolgeva la sua città, chiedendo anche di incontrare le cooperative e le associazioni che si occupano dell’effettiva collocazione degli stranieri accolti sul territorio italiano. L’intento del sindaco De Meo, e più in generale dei sindaci della provincia, è quello di instaurare un canale di comunicazione con la prefettura e le associazioni, affinché gli enti locali non si trovino di fronte al fatto compiuto e possano condividere le informazioni su quello che accade. 

Alcuni aspetti erano stati rilevati proprio dal sindaco di Fondi, che per alcuni servizi (uno fra tutti, la raccolta differenziata), lamentava un’assenza di informazione che impediva di servire a dovere gli appartamenti che accolgono gli stranieri e di informare sul funzionamento del servizio.