Fino alla fine si era sperato nella favola: un cane che si perde in un bosco, rimane ferito e viene trovato grazie al "compagno" a quattro zampe, che conduce il padrone sul posto. Una storia incredibile che però ha dovuto lasciare spazio ad un finale triste. E' morto infatti il pastore tedesco che sabato scorso, un un'area di via San Francesco Nuovo, mentre sgambettava nella proprietà di famiglia del suo padrone, si è allontanato ed è stato trovato ferito a morte alla pancia. A ricondurre il proprietario dal cane (Alma il suo nome), l'husky che era con lui, compagno di giochi. Inutile, però, è stata la corsa dal veterinario. Il cane lupo è morto per le ferite riportate. Secondo il veterinario, sarebbe stato proprio un cinghiale ad aggredire ed uccidere il cane e non, come inizialmente si era pensato, una trappola per cinghiali, che pure è stata trovata poco lontano.

I proprietari del cane e dell'appartamento che si trova proprio al confine del luogo dell'incidente, vogliono vederci chiaro. Intanto si chiedono cosa sia accaduto realmente in quell'area boschiva, una riserva a ridosso del parco della Rimembranza, in parte proprietà privata, in parte vero e proprio bosco. I cinghiali, si sa, scendono a valle da sempre e sono un problema già segnalato anche dal Wwf. Sono un pericolo? Lo sono per gli uomini? Un dato è certo: è stata trovata, non distante da dove è rimasto ferito il cane, una gabbia-trappola per cinghiali al cui interno c'erano pezzi di pane a fare da esca. Chi ce l'ha messa? E' legale? O invece è bracconaggio? Tutte domande al momento rimaste senza risposta.

Quello che forse si può dire, è che sarebbe il caso di valutare la possibilità di avviare degli abbattimenti programmati, ed evitare il far west del bracconaggio per eliminare o catturare i cinghiali. Intanto i proprietari del pastore hanno deciso di sporgere denuncia contro ignoti e di avvisare il Corpo Forestale dello Stato.