Cultura, sanità, mobilità: sono alcuni dei punti chiave del programma politico del candidato sindaco Alessandro Di Tommaso. Che - specifica - è un candidato del Pd ma con una vocazione civica verso un progetto di città che vuole aggregare attorno a sé tutti coloro che si rispecchieranno in un programma, prima che in uno schieramento. 

Di Tommaso ci presenta alcuni passaggi del suo programma "in prospettiva". Quella di un giovane di 34 anni che - ammette lui stesso - si candida ad amministrare la città con gli occhi di un giovane che vuole fare di tutto per vivere e lavorare nel paese in cui è nato. Sulla sanità, Di Tommaso torna a chiamare a un atto di responsabilità la Asl pontina e la direzione aziendale. A questa chiede di dare concretezza all'atto aziendale approvato e che non prevede depotenziamenti per l'ospedale "Fiorini". Sulla casa della cultura all'ex mercato Arene, in via Di Florio, la proposta è decisa: "Un'amministrazione che vuole il bene della sua città non può ragionare su cultura e sociale con i bilanci in mano. Bisogna investire, non tagliare". E la riqualificazione della struttura dell'ex mercato da adibire a casa della cultura rappresenta un'occasione che secondo il candidato sindaco Terracina non può permettersi di lasciarsi scappare. "Stabilire partnership con associazioni, prevedere progetti culturali, in una posizione strategica tra scuole di vario ordine e grado e una biblioteca. Attorno alla casa della cultura si muoverebbe un bacino di 3 mila studenti".

Infine la stazione ferroviaria chiusa, altro argomento caldo della campagna elettorale. Secondo Di Tommaso, nell'ottica di un programma in prospettiva futura, bisogna puntare su un potenziamento dei collegamenti con Priverno-Fossanova e Monte San Biagio. Avere più treni e magari migliori, perché no anche gli intercity, che fermano in queste stazioni rispetto alle quali Terracina si trova in posizione centrale. Â