L’agricoltura resta uno dei principali traini dell’economia di Terracina. Ecco perché la prossima amministrazione comunale non può fare a meno di elaborare un programma che veda il settore primario valorizzato e sostenuto. Secondo il candidato sindaco del Pd Alessandro Di Tommaso “occorre mettere sul tavolo politiche mirate che possano agevolare i percorsi dell’impresa agricola in un territorio sano e appetibile anche da un punto di vista turistico”. Tra le idee in cantiere, quella di dotare le aree rurali di strade più sicure è il minimo che un’amministrazione possa fare, così come migliorare la segnaletica per agevolare gli autotrasportatori che restano imprigionati nelle Migliare cieche o piene di buche. “Le nostre aree extraurbane non hanno ancora internet, un’assurdità per decine di aziende che restano impantanate anche in banali operazioni. La quasi totalità dei prodotti delle aziende agricole locali sono destinati ai grandi mercati, anche e soprattutto esteri. Poco o nulla si è fatto per puntare anche alla trasformazione in loco delle produzioni agricole”. Per Di Tommaso è anche indispensabile puntare a un rinnovamento del settore. Come? “Penso alle attività ricreative, didattiche, educative e culturali che possano valorizzare il ruolo delle aziende nel mercato del turismo di qualità e dei servizi pubblici. Anche a Terracina potremmo avere le agriscuole, gli agriristoranti, esperienze che si legano alla terra, ai prodotti e ai valori della socialità, della ruralità, delle produzioni a chilometro zero, biologiche, biodinamiche senza rinunciare alle nostre tradizioni o specificità di prodotto. Guardare all’agricoltura oggi significa anche considerare gli effetti del “3.0”. Giovani e laureati  sono i nuovi agricoltori… per scelta”.