Ravenna-Taiwan Latina 3-0 ((25-17; 25-18; 28-26)
Bunge Ravenna: Vitelli 5, Orduna 2, Marechal 6, Diamantini 8, Buchegger 17, Poglajen 20; Goi (L), Raffaelli, Pistolesi, Gutierrez. Ne: Mazzone, Georgiev, Marchini (L).  All Soli.
Taiwan Excellence Latina: Sottile 2, Ishikawa 5, Rossi 2, Starovic 2, Savani 8, Le Goff 5; Shoji (L), Maruotti 8, Gitto 2, Corteggiani 9, Huang. Ne: De Angelis, Kovac. All. Di Pinto
Arbitri:  Pozzato, Zanussi.
Note: Durata set: 25‘, 24‘, 34‘; totale 1h23'. Ravenna: battute vincenti 13, battute sbagliate 10, muri 10, errori 18, attacco 44%. Latina: bv 2, bs 11, m 4, e 21, a 41%

Due set disastrosi, poi un piccolo bagliore di luce. Poco, anzi nulla, per una Taiwan Excellence in balia dei propri mali e di pensieri blasfemi se rapportati a quel tipo di pallavolo che piace a molti degli interpreti di questa benedetta squadra senza nè capo e nè coda, in balia di venti sin troppo contrari. E fortuna che le retrocessioni sono un qualcosa che appartengono ad altri sport, altimenti ci sarebbe da preoccuparsi. Ieri sera, al "Pala De Andrè", è arrivato un 3-0 per Ravenna che, lo ripetiamo, eccezion fatta per il terzo set, dove Latina ha sciupato due occasioni per allungare il "brodo", ha davvero fatto e disfatto a piacimento, approfittando delle amnesie pallavolistiche di una squadra che poi tale, purtroppo, non lo è più.
La cronaca - L'inizio di Latina era molto simile a quello di mercoledì scorso contro Trento, con l'unica variante che lo 0-3 iniziale prendeva ben presto le sembianze di un semplice fuoco di paglia. Ravenna, in un amen, pigiava sull'acceleratore ed il 7-1 di parziale, condannava ben presto Sottile e compagni ad inseguire il "nemico" dall'altra parte della rete. I romagnoli non solo "sporcavano" ogni, peraltro, timido attacco nostrano, ma favoriti da un gioco inziale in battuta niente male, riuscivano a murare oltre ogni più rosea prospettiva e con l'aggravante di una ricezione approssimativa (ne faceva le spese Ishikawa sostituito da Maruotti), la Taiwan capitolava ben presto, nonostante un pallido tentativo di rimonta: 25-17 e 1-0 Ravenna.
Quello dei padroni di casa, anche in avvio di secondo set, era una sorta di gioco al massacro in battuta, agevolato dalle amnesie in ricezione, totalmente in balia di un fondamentale non pervenuto. Di Pinto provava a mescolare le carte, rigettando nella mischia Ishikawa e tirando fuori un Savani brutta copia di quello ammirato per anni. Lo stesso Maruotti, però, naufragava ben presto e con lui una squadra davvero brutta da guardare. Detta in parole povere, non c'era partita nemmeno in questo secondo set nel quale Ravenna, faceva il bello e cattivo tempo, aiutata e non poco da una squadra, quella di Di Pinto, davvero impalpabile e in alcuni fragenti a dir poco indisponente. Di Pinto concedeva panchina anche ad uno Starovic lontano dai monitor di "Mamma Rai", gettando nella mischia Corteggiani. Cambiava, nonostante un pizzicolo di amor proprio di quest'ultimo, poco o nulla: poco dopo 25-18 e 2-0 Ravenna.
Nel terzo set, Latina provava finalmente a tirare fuori un pizzico di orgoglio, ma sull'11-11 i mali della squadra, evidenziati a chiare note nei primi due set, tornavano prepotentemente a galla. La ricezione, questa sconosciuta, riaffiorava come un maledetto tallone d'Achille e Ravenna, quasi non volendo, finiva per tornare a camminare sul tappeto rosso, steso a regola d'arte da Sottile e compagni: parziale di 5-0 e 16-11 per i padroni di casa con capitan Sottile in panchina e Huang in campo. Qualcosa, però, cambiava, come d‘incanto. Latina si accorgeva di aver fatto poco o nulla in tutto il match e, d'improvviso, riaccendeva la lampadina a mo' di Eta Beta grazie anche ad un Savani ritrovato, al quale Di Pinto cuciva addsso il vestito da opposto. L'abito finiva per calzare a meraviglia, ma l'ex capitano della Nazionale, bronzo olimpico a Londra 2012, finiva, comunque, per restare fuori dal "galà" nonostante i due setpoint falliti. Maruotti, in ricezione, dimostrava, al momento del dunque, di soffrire tremendamente le battute avversarie ed il 28-26 finiva per essere un fotogramma sin troppo amaro per la Taiwan Excellence: 3-0 e tutti a casa.