Ore 11.20 di oggi, presso il tribunale di via Filzi a Latina succede quello che nessuno si sarebbe mai aspettato. Arriva Benedetto Mancini, colui che aveva disertato la terza asta fallimentare dell'Us Latina Calcio, non completando l'acquisto l'11 maggio scorso con gli ormai celebri 684mila euro che mancavano all'appello e che ieri, una volta ancora, non ha presentato alcuna offerta per l'ultimo esperimento di vendita, fissato a 50mila euro. Incredibile ma vero, Mancini si è esibito in un altro colpo di teatro, l'ennesimo, prima di vedere definitivamente morire il club di Piazzale Prampolini. L'offerta Mancini l'ha presentata, come era nel suo diritto, direttamente al Tribunale e ai curatori, senza passare dall'asta e prima che si chiudesse l'esercizio provvisorio. Ma la cifra è ridicola: 10,50 euro, praticamente il costo di una pizza margherita e una birra. Tanto vale il titolo sportivo nerazzurro secondo colui che ha lanciato l'ennesima provocazione, dichiarando, a quanto pare, che sarebbe pronto a farsi carico del debito sportivo di 6milioni di euro. Bisogna crederci? Difficile farlo dopo le tantissime promesse puntualmente disattese. L'ultima parola, adesso, spetta al Tribunale di Latina.
Fallimento Latina, Mancini lancia l'ennesima provocazione e offre dieci euro per rilevare il titolo
L'amministratore della Mens Sana, dopo aver disertato l'asta, gioca l'ultimo presunto asso nella manica