ROMA (ITALPRESS) – L’Epap, Ente di assistenza e previdenza pluricategoriale, ha avviato Il “Progetto di formazione per la diffusione della cultura previdenziale”. Si tratta di un corso su argomenti ritenuti fondamentali nelle politiche di welfare attivo. L’iniziativa è modulare, con focus specifici su temi di attualità, e coinvolgerà gli amministratori dell’Ente e dirigenti ordinistici.
“La cultura previdenziale è un aspetto fondamentale nella vita di un professionista. Viste le tematiche che affronta un ente di previdenza abbiamo ritenuto che fosse necessario formare tutti gli amministratori e i dirigenti. Ci saranno relatori importanti che entreranno nel merito delle singole materie”, ha detto il presidente dell’Epap, Stefano Poeta.
Tra i relatori del primo incontro – sul tema “Le casse professionali, inquadramento normativo – il presidente dell’Adepp, l’associazione degli enti di previdenza privati, Alberto Oliveti, e il docente universitario di diritto del Lavoro, Pasquale Sandulli.
“La pandemia – ha spiegato Oliveti – ha accelerato l’esigenza di una maggiore attenzione alle questioni previdenziali, d’altronde essere previdenti significa risolvere in anticipo i problemi. Dobbiamo essere più attenti alla fase lavorativa oltre che a quella post lavorativa, in questo senso cerchiamo di garantire ai nostri iscritti la sostenibilità e l’adeguatezza delle prestazioni previdenziali e la tenuta del lavoro. Tutto questo nell’ambito di un sistema solidaristico che non lasci indietro le fasce non particolarmente avvantaggiate”.
“L’effetto della pandemia – ha spiegato Pasquale Sandulli – sarà riassorbito in tempi medio-lunghi e alla fine bisognerà ripristinare alcuni valori fondanti tra cui la valorizzazione dell’autonomia delle libere professioni e l’autonomia degli enti di previdenza”.
Il corso prevede cinque incontri, uno al mese da oggi fino al 21 ottobre, ogni giornata sarà suddivisa in 10 moduli da 2 ore ciascuno e si svolgerà in forma di webinar.
(ITALPRESS).