Roma, 3 lug. (Adnkronos) - E' in corso ormai da tre ore la riunione dei deputati M5S col capo politico Vito Crimi sulle presidenze delle commissioni di Montecitorio. Otto quelle attualmente capitanate da parlamentari grillini -una è venuta meno, la Finanze, per il passaggio del presidente Raffaele Trano al Misto- e tali dovrebbero restare perché i rinnovi di metà legislatura dovrebbero riguardare le commissioni in mano alla Lega, ormai passata all'opposizione. Ma a quanto apprende l'Adnkronos, gli attuali presidenti pentastellati sarebbero finiti nel mirino soprattutto degli eletti alla prima legislatura, che chiedono un cambio di guardia.

Anche per avere maggiore visibilità, visto che le attuali presidenze sono affidate per la maggioranza a parlamentari della 'vecchia guardia', così come gli incarichi di governo, motivo di gran malcontento. In molti chiedono che, almeno sulle presidente di Commissione, venga reinserito il vecchio principio della rotazione, ovvero quello che un tempo portava i capigruppo grillini a ruotare ogni tre mesi, salvo poi rivelarsi piuttosto fallimentare tanto da essere modificato in corso.

Di prassi, quando le presidenze di commissione non cambiano 'colore' politico i presidenti vengono confermati dal gruppo parlamentare di appartenenza. Un cambio di guardia nelle commissioni presiedute da deputati grillini sarebbe un ritorno al passato, a una vecchia regola M5S, ma anche un'ulteriore prova del momento complesso e di grande difficoltà che sta vivendo il Movimento.