(Adnkronos) - AstraZeneca ha tagliato le dosi in consegna dei vaccini anti Covid previste per la prossima settimana. Una decurtazione di circa il 15% rispetto alle dosi annunciate che è oggetto di discussione anche in sede di Conferenza delle Regioni, in corso nel pomeriggio. Ancora non è certo se il taglio riguarderà solo la prossima settimana o se sarà spalmato in un arco di tempo più ampio. A lanciare l'allarme sono state proprio le regioni, che hanno ricevuto la comunicazione.

Tra queste il Lazio, con l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato che ha spiegato: "Ci è stata comunicata una riduzione di 9mila dosi del vaccino Astrazeneca per le prossime consegne e questa è una brutta notizia. Mi domando come si possano conciliare le presunte offerte di mediatori proposte ad alcune regioni su mercati paralleli per il vaccino Astrazeneca con l'acclarata riduzione?". Il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha definito "gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini Astrazeneca. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma con questa incertezza è tutto più difficile. L'Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle Regioni, intanto prepariamoci alla produzione di vaccini validati da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende".

"Sono in arrivo in questi giorni i vaccini AstraZeneca con un'ulteriore decurtazione, ne dovevano arrivare diverse decine di migliaia, ma c'è una taglio di 4-5 mila dosi. Non è come le altre volte ma comunque non c'è un segno più. Speriamo che dalla prossima settimana si cambi passo", ha rimarcato l'assessore regionale alle Politiche per la salute dell'Emilia Romagna, Raffaele Donini, all'ospedale Maggiore di Bologna a margine della celebrazione per la Giornata nazionale degli operatori sanitari.

"Anche il Friuli Venezia Giulia sarà interessato dalla riduzione della consegna delle dosi di vaccino AstraZeneca che si sta verificando a livello nazionale. La prossima settimana il nostro sistema sanitario riceverà infatti 10.100 dosi invece della 11.300 previste", ha confermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che "la riduzione è contenuta, ovvero il 10 per cento, non inciderà in maniera rilevante sulla campagna vaccinale e sulle agende definite dalle aziende sanitarie tuttavia non possiamo registrare che invece di accelerare rischiamo di rallentare". "Gli appuntamenti già fissati per i prossimi giorni - spiega - verranno quindi rispettati; al momento la nostra Regione dispone infatti di una quantità di vaccini sufficiente al proseguimento delle azioni avviate in base alle indicazioni del Ministero della Salute". Riccardi ha quindi auspicato che "le minori consegne di questa settimana vengano compensate nel corso delle successive, dato che il vaccino è il più importante strumento al momento a nostra disposizione nella lotta al Covid-19".

"Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave. Oggi l'annuncio di Astra Zeneca che riduce del 15% la fornitura all'Italia. È una situazione insostenibile che mette in difficoltà tutte le regioni impegnate nelle campagne vaccinali", afferma il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. "Il presidente Draghi faccia sentire la sua autorevole voce in Europa per tutelare gli interessi nazionali e la campagna vaccinale delle Regioni. Bisogna garantire al più presto la stabilità delle forniture perché i nostri cittadini hanno diritto di conoscere i tempi della programmazione della somministrazione dei vaccini", conclude Fontana.